Un uomo guarisce miracolosamente, ma la serie di prodigi non si interrompe lì, anzi, è un susseguirsi di prodigi e inizia così la devozione alla Madonna della Consolazione.
Il primo miracolo avviene quando il dipinto della Madonna è conservato a Bari in una cappella della Chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari.
Una devozione profonda è legata a questo dipinto e all’intercessione di Maria per chi ha pregato con cuor sincero.
Il primo prodigio ha per protagonista un carpentiere Giambattista Amato, un uomo molto bravo nel suo lavoro, intelligente e onesto, ma che da cinque anni è storpio e muto a causa di un’improvvisa emorragia che si chiama colpo apoplettico. Nel migliore dei modi che può cerca, comunque, di continuare a lavorare. Il giorno in questione sta lavorando per la ristrutturazione di un edificio ecclesiastico. Entrano in Chiesa due sacerdoti don Peccarini e don Cubelli, mossi a compassione da quest’uomo lo invitano a pregare con loro.
Giambattista accetta ma mentre loro si rivolgono all’altare, lui resta colpito dal dipinto della Madonna che è posto in una cappella laterale. Si avvicina, accende un cero e si ferma a pregare. Anche i due sacerdoti lo seguono e in coro intonano il canto delle litanie. Il tempo di finire il canto e accade quanto di inimmaginabile, Giambattista inizia a parlare, col cuore gonfio di gioia intona il canto dell’esultanza della Vergine, il Magnificat. La voce si diffonde subito e in tanti accorrono in Chiesa, tra questi anche il fratello di uno dei sacerdoti Gustavo Cubelli, affetto da una gravissima patologia che lo stava consumando, per i medici gli restano pochi giorni di vita.
Gustavo si unisce alle persone in preghiera fervente e intensa. Anche lui guarisce. Il numero di fedeli ammalati che accorrono nei giorni successivi e che sono guariti è indecifrabile, non si è riusciti a tenere il conto. L’unica certezza è che la Madonna della Consolazione in quei giorni a Paternopoli ha dispensato grazie generosamente. La devozione a Maria in questo luogo si intensifica sempre di più e il 12 maggio 1774 la Madonna è incoronata protettrice della cittadina, è il giorno di Pentecoste. Intanto è iniziato il regolare processo per attestare la verità dei fatti.
Ottenuto il riconoscimento dal Tribunale Pontificio, tutto il popolo nel 1776 giura di onorare sempre la Madonna della Consolazione e tributarle i dovuti onori e fissano nel giorno di Pentecoste la festa a lei dedicata. Gli anni che sono seguiti non sono ci certo stati facili, si sono verificate guerre, carestie, calamità naturali di vario genere e gravità, eppure il popolo non ha mai mancato di onorare la promessa fatta alla Madonna. Il giorno di Pentecoste è per loro tutto consacrato alla preghiera e alla riflessione.
Vergine Consolatrice, scelta da Dio a diventare Madre del Salvatore per opera dello Spirito Santo, ascolta benigna le nostre preghiere: Tu, che ai piedi della Croce, hai vissuto momenti di indicibili dolori, sai comprendere coloro che piangono e hai potere di asciugare le nostre lacrime. Ti supplichiamo: soccorri e consola, con materno amore, quanti Ti invocano fiduciosi da questa valle di pianto. Visita le nostre famiglie, conforta gli ammalati, proteggi i bambini e i giovani, fai tornare sul retto sentiero quanti lo hanno smarrito. Tu che ora sei accanto al Divin Figlio, certamente beata, sostieni la nostra fede, ravviva la nostra speranza, accresci la nostra carità, affinché, seguendo i tuoi mirabili esempi, possiamo un giorno raggiungerTi nella felicità eterna. Amen. Ave Maria…
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