In un tempo terribile per Bergamo, la Madonna si manifesta per dimostrare quanto sia partecipe alle loro sofferenze. La storia che stiamo per raccontare è straordinaria.
Il fatto accade a Cividate al Piano, a 22 kilometri da Bergamo. Un tempo sulla collinetta si ergeva un imponente castello medioevale di cui ora sono rimaste ben poche pietre. Ciò che è vivo in questo borgo è la gratitudine verso Maria Santissima.
Protagonista della vicenda è una piccola bimba di appena sette anni di nome Francesca Pagani.
È il 19 febbraio 1862, la piccola Francesca è molto in pena perché il suo papà e sua sorella sono molto malati. Bergamo è avvinta da una nuova epidemia di peste. Vicino casa c’è una Cappella. All’interno c’è un dipinto che raffigura Gesù sulla Croce e Maria addolorata ai suoi piedi, accanto a lei San Rocco e San Sebastiano. Oggi questa cappella è stata inglobata nel grande santuario. La bimba nota che nel recinto antistante l’edicola ci sono due uomini che leggono un libro. Resta colpita dai loro vestiti. Entrambi indossano abiti di velluto nero, ma è molto tenera, attira la loro attenzione con un dolce saluto.
Poi si ferma a pregare. Terminata la preghiera torna a casa sua senza dare un gran peso al fatto. Il giorno dopo torna a pregare e nota che l’immagine sacra è coperta di sudore. Due uomini si trovano a passare in quel momento, meravigliata e confusa li chiama e gli fa notare il fatto insolito. I due uomini di spaventano perché vi vedono un cattivo presagio. Passa anche un’amica di famiglia Maria Bertonelli Cattaneo, Francesca fa notare anche a lei quel sudore che sgorga sia da Gesù che Maria che i Santi. I giorni seguenti tra le 15 e le 17 accadrà precisamente la stessa cosa e Francesca ne è testimone.
Le indagini per capire
La mamma della piccola informa sia il parroco che le autorità civili. Come prima cosa partono le indagini per constatare le condizioni del piccolo edificio, per capire da dove possono sgorgare quelle goccioline. Però possono solo confermare che la cappellina è ottimo stato. Il fatto diventa ancora più interessante perché nei giorni successivi tutti gli abitanti si riversano in questo luogo per pregare e cominciano ad avvenire guarigioni miracolose del corpo e dell’anima, per tutti. Il 19 febbraio si ricorda il primo prodigio.
Oggi la piccola cappella è stata inglobata in un Santuario dedicato alla Madonna addolorata. Il bellissimo prato antistante, l’architettura semplice ma molto elegante la rendo un piccolo angolo di paradiso. Quelle gocce di sudore lucenti come rugiada hanno rinfrancato gli abitanti di Cividate al Piano a suo tempo e continuano a farlo anche oggi a tutti i pellegrini che vi si recano bisognosi si aiuto, sostegno e consolazione.
Preghiera a Maria addolorata
Regina dei martiri, che sostenesti i più atroci dolori e compisti nel tuo cuore il più eroico dei sacrifici, io voglio unire le mie pene alle tue.
Vorrei essere vicina a te come san Giovanni e le pie donne per consolarti della perdita del tuo Gesù. Purtroppo riconosco che anch’io con i miei peccati sono stato causa della morte del tuo Figlio diletto.
Ti chiedo perdono, o madre addolorata. Accetta in riparazione l’offerta che io ti faccio di me stesso, e il proposito di volerti sempre amare per l’avvenire.
Metto nelle tue mani tutta la mia vita; fa’ che io possa farti amare anche da tante anime che vivono lontane del tuo Cuore materno. Amen.