La cittadina di Mesagne rende omaggio alla Beata Vergine Maria, in segno di gratitudine per la miracolosa intercessione.
I festeggiamenti oggi raggiungono il culmine per i Mesagnesi devoti di Maria. È dal 1743 che non si è mai fermata la devozione e le manifestazioni per esprimere i sentimenti del popolo verso la mamma buona.
Un violentissimo terremoto fa temere la morte di tutti e la devastazione, ma miracolosamente ne escono tutti incolumi.
È il 20 febbraio 1743 alle 23 in punto, quando un violentissimo terremoto con epicentro nel napoletano si fa sentire anche in Puglia. Napoli ne uscirà devastata. La prima scossa sveglia anche gli abitanti di Mesagne, i quali si rendono subito conto della portata della calamità. Tre scosse violente riempiono quindici interminabili minuti. Dopo si arrenderà che Nardò è stata al suolo, e che le vittime sono migliaia. Anche a Mesagne, in provincia di Brindisi i palazzi ballano, perfino il campanile si inclina fino quasi toccare una colonna che dista più di dieci metri.
Quando finalmente la terra smette di tremare, o amento diminuisce la sua violenza, si comincia a capire cosa è successo. Anche in questa piccola cittadina gli uomini si riversano in strada certi di dover raccogliere cadaveri e prestare soccorso ai feriti. Ma non potevano immagina cosa avrebbero trovato in realtà. Anche se gli edifici sono stati messi a dura prova non sono crollati. Ma il fatto più inspiegabile è che assolutamente nessuna vittima ne chi abbia riportato lesioni gravi. Come è possibile?
La mano della Madonna del Carmine
Non serve molto tempo al popolo Mesagnese per capire da chi sia stato protetto. Il Santuario che è il punto di riferimento per tutti, nella gioia e nel dolore è dedicato alla Madonna del Carmelo. Un legame straordinario unisce ogni cittadino alla Madonna. Ecco perché non passano tanti minuti prima che voci di gioia acclamino all’intervento miracoloso della Vergine. Appurata l’incolumità di tutti, naturalmente ciascuno si dirige verso il santuario che in pochi minuti è gremito. Gli abitanti sono circa cinquemila, ma ritrovarsi tutti ai piedi della Mamma per rendere grazie, non si è mai visto.
La processione di persone si muove verso il Santuario mentre il Parroco suona le campane a festa. L’anno seguente nello stesso giorno la popolazione si raduna nella piazza in centro città e poi si reca in processione per la Santa Messa di ringraziamento. Da quasi tre secoli, il rito si ripete ancora, non è mai stato saltato un anno, anzi nel corso del tempo le Celebrazioni sono aumentate tanto da coprire una novena nei giorni che precedono e il 20 febbraio è il giorno del Patrocinio di Maria. Ci saranno Celebrazioni continue in Santuario a partire dalle 7 del mattino, confessioni, Liturgia delle ore, processione e alle 23 in punto le campane suoneranno a festa!
Preghiera alla Madonna del Carmelo di Mesagne
O Maria, Madre e decoro del Carmelo,
a te consacro oggi la mia vita,
quale piccolo tributo di gratitudine per le grazie che
attraverso la tua intercessione ho ricevuto da Dio.
Tu guardi con particolare benevolenza coloro che devotamente portano il tuo Scapolare:
ti supplico perciò di sostenere la mia fragilità con le tue virtù,
d’illuminare con la tua sapienza le tenebre della mia mente, e di ridestare in me la fede,
la speranza e la carità, perché possa ogni giorno crescere nell’amore di Dio
e nella devozione verso di te.
Lo Scapolare richiami su di me lo sguardo tuo materno
e la tua protezione nella lotta quotidiana,
sì che possa restare fedele al Figlio tuo Gesù e a te, evitando il peccato
e imitando le tue virtù.
Desidero offrire a Dio, per le tue mani,
tutto il bene che mi riuscirà di compiere con la tua grazia;
la tua bontà mi ottenga il perdono dei peccati e una più sicura fedeltà al Signore.
O Madre amabilissima,
il tuo amore mi ottenga che un giorno sia concesso a me
di mutare il tuo Scapolare con l’eterna veste nuziale
e di abitare con te e con i Santi del Carmelo
nel regno beato del Figlio tuo che vive e regna per tutti i secoli dei secoli.
Amen