Margherita perde di vista per un attimo la sua bambina, e poi sente d’un tratto un urlo che la fa rabbrividire: la sua piccola è caduta nel fiume.
La donna con la piccola si trovano in un mulino presso il fiume Po’. Vi si sono recate per far macinare la farina. Un’operazione ordinaria rischia di trasformarsi in tragedia.
Possiamo solo immaginare lo strazio che prova una madre nella situazione di Margherita. La Madonna non resta a guardare.
Margherita Mollar abita in un villaggio chiamato “contrada nuova”. Lungo il fiume Po’ si trovano molti mulini. Un giorno la donna prende un sacco di farina, lo carica sulle sue forti spalle e, in compagnia della sua piccola figlia si reca in un mulino non molto distante da casa per far macinare la farina. A quel tempo è un’azione ordinaria, come lo è per una donna camminare con un sacco di farina in spalla. Giunte dal mugnaio, la donna segue l’operazione di macina, la piccola si allontana da lei per giocherellare all’aria aperta, serena e spensierata.
Trascorre il tempo, si fa sera, la luce diminuisce. Ad un tratto Margherita si guarda intorno e non vede più la sua piccola. La cerca disperatamente, quando un urlo la gela. Realizza subito quanto è accaduto. La sua piccola è caduta nel fiume. Si volge verso il fiume e la vede che cerca di tenersi a galla, lotta contro la forza impetuosa delle acque. Paralizzata dal terrore nota accanto a sé un pilone dove c’è un icona della Madonna nel momento dell’Annunciazione, si getta in ginocchio e prega.
Neanche il tempo di formulare la preghiera che un raggio di luce irrompe dal cielo fino a raggiungere il punto preciso delle acque dove la piccola fatica a tenersi a galla. Orami è buio nessuno riusciva a vedere il punto esatto dove sta la piccola. La luce indica il punto esatto dove poterla trovare. Ecco che alcuni uomini, illuminati dalla luce dal cielo si gettano in acqua e traggono in salvo la bambina. La portano a riva, è salva, spaventata ma sta bene, l’adagiano tra le braccia incredule di mamma Margherita.
Di voce in voce la notizia si diffonde in un lampo. Anche gli ecclesiastici ne sono messi a conoscenza. Espletate le dovute indagini constatano la straordinarietà del fatto. Si decide di erigere una Chiesa che poi diventerà Parrocchia e che ancor oggi custodisce sia il Dipinto dell’Annunciazione, sia il dipinto che ha immortalato il salvataggio della piccola. La Parrocchia è dedicata alla Madonna del Pilone ed è stata luogo di altri prodigi. Per informazioni: https://www.madonnadelpilone.it/
Orsù, dunque, nostra Signora, unica Speranza! Illumina, Ti supplichiamo, la nostra mente con lo splendore della tua grazia, purificala con il candore della tua purezza, riscaldala con il calore della tua presenza. Riconcilia tutti noi con il tuo Figlio, affinché possiamo giungere allo splendore della sua gloria. Ce lo conceda colui che oggi, all’annuncio dell’angelo, ha voluto prendere da te la sua carne gloriosa e restare chiuso per nove mesi nel tuo grembo. A lui onore e gloria per i secoli eterni. Amen!
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