Una giovane è in condizioni disperate quando vive una esperienza inaspettata che in un primo momento le provoca un grande spavento: le appare la Vergine della Misericordia di Bovegno che le chiede qualcosa di straordinario.
La ragazza è sola e povera. Ridotta all’estremo non perde la sua fede ma si aggrappa sempre di più alla preghiera.
Maria è giovane ma è costretta a crescere in fretta, deve prendersi cura di due fratelli, di cui uno ammalato.
Una settimana prima del miracolo, il 15 maggio Maria è affranta, la situazione della sua famiglia è davvero drammatica. Non hanno cibo e lei non sa più come fare per provvedere ai fratelli, le condizioni del fratello sono sempre peggiori. Quella mattina esce presto per andare a raccogliere la legna e portarla al fornaio, spera che almeno potrà avere in cambio un poco di pane.
Ritrovamento eccezionale
La condizione di estrema povertà e di precarietà non impedisce però a Maria di essere sollecita e amorevole con la sua famiglia, in particolare con Andrea che ha solo dodici anni e soffre moltissimo. Il ragazzo ha una grave malattia che gli ricopre il corpo di fetide e dolorosissime piaghe. Quel giorno fatidico, mentre nel bosco taglia i rami, muove un po’ la terra ed escono delle monete d’argento. La prima reazione è di paura, ma poi sente una voce nel cuore che le dice di prenderle. Le raccoglie nel grembiule.
La giovane nella sua innocenza rivela a tutti di aver trovato quelle monete. Tante persone iniziano a recarsi nel bosco con la speranza di trovarne ancora. Ma nessuno trova nulla, neanche una piccola moneta. Giusto dopo otto giorni, il 22 maggio la ragazza si reca sul Colle della Croce di Savenone per recitare il Santo Rosario. È raccolta in una preghiera intensa quando ode una voce che la chiama per nome.
Si guarda intorno ma non trova nessuno, si alza e muove per andare via. Inizia a camminare a passo veloce ma d’un tratto sente di nuovo la stessa voce. La paura cresce e così accelera il passo. Una terza volta la voce è ancora più forte. Si ferma, vuole dialogare con la voce ma le appare una donna con indosso un abito monacale, ma elegante e bellissima. Maria non riesce a parlare ha capito di avere avanti a se la Madonna in persona.
Il prodigio della mano
La Vergine si rivolge alla donna dicendo: “Ben hai risposto perché ben hai ricevuto e ben riceverai. Sappi che io sono la Vergine Maria della quale tanto sei devota; persevera nel bene come hai fatto finora e non venir meno alla tua devozione perché così tu sarai salva. Sappi che il primo del presente mese, cioè maggio, il mio Figlio aveva preparato un flagello sopra la terra che mai non fu l’uguale ed io inginocchiata ai suoi piedi, mostrandogli il seno al quale lo allattai, e domandandogli grazia, implorai la remissione di quel castigo”.
Continua la Madonna: “Questo tu dovrai far conoscere a tutti, dicendo loro che ognuno digiuni tre sabati a pane ed acqua e faccia penitenza dei suoi peccati affinché il mio Figliolo non si adiri un’altra volta. Facendo tutto ciò non abbiano paura di nessun castigo”. Il segno della verità dell’apparizione sarebbe stato questo. Maria deve mettere la mano nel seno davanti a tutti, ne sarebbe uscita con la lebbra. Poi la deve mettere di nuovo e questa volta sarebbe uscita risanata. E così avviene. Una volta che tutti le credono, però si devono adoperare per costruire un santuario.
Tutto accade come la Madonna ha preannunciato, il segno della mano lebbrosa e la fede delle persone. Fedeli e pellegrini cominciano a visitare quel luogo in maniera continua, tanto che nel 1533 c’è una concessione di indulgenze, poi la costruzione di un’osteria per far fronte alle esigenze dei pellegrini, infine la concessione rilasciata l’8 luglio 1527 per l’uso di un altare portatile per le celebrazioni, in attesa della costruzione della chiesa. sono numerose le grazie riconosciute per l’intercessione della Madonna della Misericordia di Bovegno.
Preghiera alla Madonna della Misericordia di Bovegno
Salve, o regina, Madre della Misericordia, umile Ancella del Signore, Tu da tutte le generazioni sei chiamata «Beata»; accogliendo la volontà del Padre sei stata adombrata dallo Spirito Santo ed hai concepito, nella tua intatta Verginità, il Verbo Eterno Cristo Signore. Ascolta la preghiera di noi tuoi Figli a Te consegnati sotto la croce del Redentore. O Avvocata di Misericordia e dispensatrice di Grazia, rivolgi il tuo sguardo clemente e pietoso verso di noi poveri peccatori. Nella tua materna bontà presenta la nostra preghiera al figlio tuo Gesù, nostro Mediatore e Salvatore, affinché per la tua potente intercessione, ci ascolti e ci esaudisca. Tu sei la nostra speranza, o Maria; ci rivolgiamo a Te, in questo momento particolare, per ottenere la grazia che più ci sta a cuore… certi di essere esauditi perché Tu sei la dolce Madre nostra, o Maria. Amen.