La Madonna del Buio di Bibbiena si manifesta a una bambina e, alla purezza del suo cuore, le fa un dono assai particolare, che desterà non poca preoccupazione.
Sempre lì, su quello stesso “strano” masso, una colomba ha attirato gli sguardi di tutti, per una dinamica speciale. Perché questo? Una colomba rimane appollaiata su di un sasso per un intero mese.
Questa si fa avvicinare solo da bambini e dal beato Martino da Poppi, che possono giocarci e riescono persino a toccarla.
Un giorno però su quello stesso “strano” masso, accade un fatto miracoloso. La Madonna appare a una bambina di sette anni di nome Caterina, che si è appena recata in quel luogo insieme alla madre per lavare i panni nel torrente Vessa. La Vergine, in quella circostanza assolutamente straordinaria, porta con sé la piccola in un campo di fave.
La Madonna accompagna la bambina
Oltre a questo, ne raccoglie alcune e gliele dà, pochi istanti prima di sparire. La madre, udito il racconto che le fa la piccola, non bada molto alle sue parole e fa finta di nulla. La sera, una volta giunte a casa, cerca di cucinare per lei quelle stesse fave. Tuttavia si accorge di qualcosa di assolutamente preoccupante: sono piene di sangue. Lo sgomento, nel vedere ciò, è grande.
Il messaggio arriva a tutta la cittadina di Bibbiena, in provincia di Arezzo, però, l’anno seguente, quando scoppia la terribile Peste Nera. Questa infatti decima duramente l’intera Europa, tuttavia risparmia la città dal suo triste destino. Attorno a quello speciale masso è così costruita una piccola cappella, nella quale molti si recano fin da subito ogni giorno a pregare.
Le fave di sangue
Nel 1435, in quella stessa cappella vi è posta una statua della Madonna, dipinta da Bicci di Lorenzo. Quella stessa effige è l’unico oggetto che rimane indenne nel momento in cui si verifica il drammatico incendio del 1496, che rade completamente al suolo la piccola cappella.
Una statua lignea della “Vergine detta del Sasso”, splendida opera della scuola di Donatello, viene posizionata nella cripta in cui si trova il masso nell’anno 1500. La statua viene portata a Bibbiena per ben due volte, la seconda nel 1522. Tuttavia, accade ancora una volta qualcosa di straordinario. La statua torna da sola al santuario, al punto che vengono persino ritrovate delle impronte sulla neve.
A causa di questo fatto, viene poi rinominata “Madonna del Buio“. A fianco al santuario è poi costruito un convento domenicano, fondato nientemeno che da Girolamo Savonarola con il contributo di Lorenzo il Magnifico.
Preghiera alla Madonna del Buio di Bibbiena
O Maria
Tu sei madre di Dio e della Chiesa:
a Te totalmente mi affido: Tu sei mia vera madre.
Tu hai aderito pienamente alla volontà di Dio e hai accolto con amore
nel tuo seno e nella tua vita il Figlio di Dio, in Te fatto uomo e nostro
fratello, consacrando tutta Te stessa alla Sua vita e missione.
Mi affido al tuo cuore di Madre
perchè anche il mio si a Dio sia costante e generoso
e tutta la mia vita appartenga a Cristo Tuo Figlio.
Fà che tutto in me: pensieri, parole e azioni sia degno
di Gesù e di Te.
Mi affido alla tua materna protezione
perchè niente mi faccia deviare dall’impegno di una vita cristiana
di vera santità, superando ogni tentazione e prova nel mio cammino.
con Te, o madre mia Maria, col tuo materno aiuto sarà certamente
piena di luce e di amore la mia vita.