La rigogliosa Puglia ha dovuto affrontare dure prove nel corso della storia. In un momento tanto buio per tutta la regione, Maria interviene portando la luce di Gesù.
Un gelo poche volte sperimentato nella storia gela i raccolti, uccide gli animali e minaccia la vita di tutta la popolazione. Ma quando il timore assale il Signore provvede.
Le scorte di cibo sono ormai quasi finite. C’è un uomo che si prodiga per racimolare qualche briciola, proprio lui è il protagonista della storia.
Ricostruiamo i fatti. Paolo Tria, è un massaro che, come tanti, sta perdendo tutto. C’è stata in Puglia una nevicata sorprendente. Paolo è un uomo di preghiera e di fede profonda, ma le prove sono troppe, sta per cedere allo sconforto. Anche il padrone presso il quale lavora si inasprisce, minaccia castighi e punizioni. Gli animali muoiono uno dopo l’altro, Paolo cerca disperatamente del cibo per loro. nel suo lungo vagare, ricorda che una volta è andato in una chiesetta dedicata a Santa Domenica. Ricorda una grotta sotterranea, ma di preciso non ricorda dove sia.
Decide di incamminarsi e seguire i suoi ricordi. La trova. Qui può pregare con tutto sé stesso il Signore, affidare a lui ogni pena. Non è ancora entrato nella grotta ma è già assorto nell’intercessione quando gli si mostra davanti, in tutto il suo splendore la Vergine Maria. È avvolta di una luce sfolgorante che abbaglia l’uomo. la Donna ha il Bambino Gesù in braccio, china il capo. Paolo è attonito. La Vergine lo esorta a guardarla e a non avere paura, e gli dice di entrare nella Grotta e promette che li avrebbe trovato un’immagine di lei. Poi sparisce.
Mille pensieri affollano la sua mente, soprattutto si chiede se la visione fosse reale o frutto della sua fantasia. Ma sente nel cuore una pace e una tranquillità mai sperimentate prima. E se la visione fosse reale? Perché la Vergine avrebbe scelto proprio lui? Si aggira pensieroso nella grotta, che nel frattempo gli pare luminosa più che mai. A un tratto scorge davvero un dipinto di Maria mai visto prima. Il volto della Madonna è identico alla sua visione.
Ora non ha più dubbi, la visione è reale. Quel volto dai lineamenti teneri e delicati, ma che allo stesso tempo infondono forza e coraggio. Il lungo manto azzurro che le copre il capo e scende morbido sulle spalle. La candida veste bianca che fa risaltare la sua bellezza. Il tenero bambino che benedice chi lo guarda. È tutto reale. Paolo si mette in preghiera. Racconta alla Vergine il dolore che ha nel cuore per essere stato accusato ingiustamente e per la morte degli animali. Le chiede disperatamente di intercedere affinché il Suo figlio l’aiuti.
Neanche il tempo di pronunciare la sua preghiera che la Vergine si mostra e lo rassicura. Lo esorta a tornare dal marchese, suo padrone, e annunciare la sua innocenza. Dopo potrà portare le pecore al pascolo, perché la neve è cessata e troverà il prato rinverdito. Paolo non indugia un attimo, corre verso l’esterno della grotta e con immensa sorpresa constata che la neve è sparita, il prato è ricco di erba verdeggiante. Corre dal marchese, che al vederlo gli corre incontro e si scusa per le false accuse che gli ha mosso. Paolo non gli rivela delle sue visioni, la notizia si diffonderà solo tempo dopo.
Rimani, Maria, accanto a tutti gli ammalati del mondo, di coloro che in questo momento, hanno perso conoscenza e stanno per morire; di coloro che stanno iniziando una lunga agonia, di coloro che hanno perso ogni speranza di guarigione; di coloro che gridano e piangono per la sofferenza; di coloro che non possono curarsi perché poveri; di quelli che vorrebbero camminare e devono restare immobili; di quelli che vorrebbero riposare e la miseria costringe a lavorare ancora; di quelli che sono tormentati dal pensiero di una famiglia in miseria; di quanti devono rinunciare ai loro progetti; di quanti soprattutto non credono in una vita migliore; di quanti si ribellano e bestemmiano Dio; di quanti non sanno o non ricordano che il Cristo ha sofferto come loro.
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