Due popoli distanti logisticamente ma uniti dalla Vergine, le testimonianze sui fatti sono davvero sconvolgenti e ci raccontano una storia tutta che ancora oggi, è tutta da scoprire.
La Madonna del Buon Consiglio di Genazzano è legata a un fatto prodigioso avvenuto proprio il 25 aprile festa di San Marco Evangelista.
Una lapide posta all’ingresso del Santuario ricorda i fatti accaduti e di come Maria abbia unito questi popoli posti su sponde opposte.
L’immagine in questione, attesta la lapide che troviamo all’ingresso del Santuario, è stata ritrovata il 25 aprile del 1467. La chiesa in questo periodo è affidata alla cura dei Padri Agostiniani, e il provinciale si trova a vivere un momento difficile, deve difendere l’ordine da accuse infamanti. Si racconta, ad esempio della Beata Petruccia di Genazzano che raccoglie soldi per restaurare la chiesetta del paese. Quanto raccolto non è sufficiente, gli abitanti invece di aiutarla la deridono e offendono. Ella però, non si perde d’animo sa che il Signore interverrà in prima persona e che la Beata Vergine Maria e il padre fondatore del suo rodine sant’Agostino porteranno a termine i lavori prima che lei muoia.
Trascorre un anno ed effettivamente arriviamo al 25 aprile 1467, nel bel mezzo della festa di San Marco sulla parete della Chiesa appare un’immagine della Madonna. Come si diffonde la notizia così aumenta il numero di persone che si reca per ammirare il prodigio. Iniziano a manifestarsi prodigiose guarigioni e miracoli. Fedeli accorrono da tutta l’Italia e portano preghiere ma anche ingenti offerte in denaro, sicché la somma raccolta in breve tempo supera quanto occorre per terminare i lavori. Non solo la chiesa ma anche il convento annesso è ricostruito ed è bellissimo.
La devozione che unisce con l’Albania
La Madonna di Genazzano accoglie ogni anno migliaia di fedeli ed ha suscitato nel corso del tempo anche la devozione di molti Pontefici. La Beata Petruccia ha visto realizzata la sua profezia ed è stata mezzo per numerosi miracoli, si racconta anche di una resurrezione di una persona morta. L’immagine sorta all’improvviso in un primo momento è intitolata Madonna del Paradiso perché è bella oltre ogni dire. Solo successivamente i Padri Domenicani le cambiano titolazione in Buon Consiglio. In quell’anno incomincia anche l’invasione dell’Albania da parte del potere ottomano.
I cristiani fuggono sempre più a nord a causa dell’invasione islamica. Fino a Scutari, quasi alla frontiera col Montenegro, dove si trova il Santuario di Nostra Signora di Shkoder. Il santuario viene costruito dopo la caduta del comunismo sullo stesso posto dove, all’epoca dell’invasione turca, si venera in una chiesuola un prodigioso affresco di Maria col Bambino. Gli albanesi hanno sempre sostenuto che si tratta dello stesso affresco venerato a Genazzano. Durante l’offensiva ottomana accade che scompaia il pezzo di parete con l’affresco, prima che gli invasori possano ridurre il santuario a rudere.
L’edificio è definitivamente distrutto nel 1967, ma i cattolici continuano a recarsi sul posto a pregare. Si racconta che l’affresco si sia staccato prodigiosamente dall’altare, preso da uno stuolo di angeli e condotto all’altra riva fino a Genazzano. Ecco cosa lega i nostri popoli.
Preghiera alla Madonna del Buon Consiglio di Giovanni Paolo II
Vergine del Buon Consiglio!
A te s’innalza la supplica del popolo cristiano che da sempre ti ama e ti onora.
A te oggi consegna le sue speranze e le sue pene, i suoi desideri e i suoi bisogni,
le molte lacrime versate e l’anelito ad un futuro migliore.
Volgi, o Madre, il tuo sguardo su questo popolo,
accogline i propositi generosi, accompagnalo nel suo cammino verso un avvenire di giustizia, di solidarietà e di pace.
Tu, o Madre, che conosci la strada della vita e sai bene cosa desidera il cuore dell’uomo,
non gli consegni ideologie fallaci e transitorie ma la persona del tuo Figlio Gesù, via, verità e vita,
nel quale rifulge il mistero di Dio e dell’uomo.
Madre del Buon Consiglio apri le menti e i cuori,
assicura all’umanità intera il dono della concordia e della pace.
Amen