Sorge su un’antica rocca il Santuario della Madonna Annunziata. Scenario incantevole dove la devozione a Maria ha operato prodigi. La storia delle sue origini è misteriosa quanto affascinante. Scopriamola!
La Tradizione popolare narra di una miracolosa apparizione della Vergine Maria che arresta l’azione di un uomo terribile. Sono le origini del Santuario dedicato alla Madonna della Rocca. Siamo a Cornuda in provincia di Treviso.
I Documenti ufficiali narrano della liberazione della cittadina da un tiranno considerato figlio del demonio.
Fonti ufficiali e tradizione popolare non sempre convergono, ma non per questo le due versioni si escludono a vicenda. La storia di oggi ne è una magnifica testimonianza. In uno scenario bellissimo, che include il monte Grappa e il Montello si trova il Santuario dedicato alla Madonna Annunziata, comunemente chiamato Madonna della Rocca. Intorno alla metà del XIII secolo la Rocca appartiene al Vescovo di Treviso, quando è occupata da un uomo così crudele da essere descritto come figlio del Demonio. Il suo nome è Ezzelino da Romano.
Il Papa del tempo è intervenuto personalmente per fermare la ferocia di quest’uomo. è Papa Gregorio IX e scrive al Vescovo di Treviso Pietro Pino per autorizzarlo a comminare la scomunica a Ezzelino se non restituisce al Vescovo alcune delle fortezze che ha occupato. Tra queste c’è la Rocca di Cornuda, che è diventata sede della più terrificante prigione. Si racconta che i prigionieri qui sono torturati e lasciati a morire di fame. Il tiranno non cede al Pontefice ma ricapitola solo nel 1264, anno in cui muore, così la Rocca può tornare al Vescovo prima e al Comune di Treviso poi.
La nascita del Santuario
La Rocca però non ha vita lunga, non sopravvive alla successiva ondata di violenza. Inizia il secolo successivo. Una nuova minaccia si rivela ancora più terribile. Il territorio è coinvolto nella guerra tra Trevigiani e Scaglieri e nel 1316 Can Grande della Scala fa distruggere la Rocca. Questa storia si intrecci con la devozione popolare che tramanda di una miracolosa apparizione della Vergine su un masso roccioso sulle cui fenditure si erge una quercia rigogliosa. La devozione popolare spinge a costruire in questo luogo prima una piccola cappella, poi dopo la distruzione della Rocca, pian piano si mette mano alla costruzione del Santuario.
Il popolo racconta che la liberazione dal crudele Ezzelino è stata opera della Madonna per cui le tributa tanta gratitudine e onore. Ad intensificare la devozione mariana contribuisce un prodigio avvenuto nel 1725. Un giovane di 12 anni Pier Francesco Recco, con la complicità di un compagno cerca di staccare dalla roccia un masso di pietra, che si stacca bruscamente. L’amico riesce a scappare ma Pier Francesco ne resta schiacciato. Il giovane temendo di morire invoca l’aiuto della Vergine della Rocca, urla con voce così forte da essere udito anche dai familiari che prontamente accorrono. Il masso copre completamente il ragazzo. Inorriditi lo spostano certi di trovare il cadavere del loro amato. Invece con somma e gioiosa sorpresa lo trovano miracolosamente illeso. Nel tempo le grazie ottenute per intercessione della Madonna in questo luogo non si sono mai fermate.
Preghiera alla Santissima Vergine della Rocca
O Vergine Santissima della Rocca,
che per dimostrarci il vostro amore Materno
avete voluto manifestare con un insigne prodigio
la taumaturgica vostra immagine
noi Vi ringraziamo di tanta bontà
e vi preghiamo di venire ora e sempre in nostro validissimo aiuto.
Non vedete o Madre quanti mali ci affliggono,
quanti dolori ci opprimono
e quanti mali ci minacciano?
Deh! Dunque consolateci
Liberateci da ogni insidia del demonio e degli empi
E fate che viviamo sempre stretti al vostro cuore materno
Come il Divino Pargoletto Gesù che tenete tra le braccia.
Si! Questa, o cara Madre è la grazia che principalmente Vi domandiamo:
AmarVi ed essere da Voi amati
Affinché questo santo amore sempre più aumenti in terra
E si perfezioni e perpetui nel regno dei cieli. Amen!