Maria Vergine risponde al popolo che la ama con una lettera, scritta in ebraico, arrotolata e legata con una ciocca dei suoi capelli: qual è il contenuto della preziosa pergamena?
È l’8 settembre del 42 d. C. quando i messinesi tornano in patria portando con sé la lettera di Maria. Tutto inizia con San Paolo che approda a Messina, predica il Vangelo e molti si convertono. Inizia uno scambio epistolare davvero singolare. All’annuncio di Paolo molti messinesi si convertono, e si imbracano con l’Apostolo per andare in Palestina per conoscere Maria e i luoghi di Gesù.
Una delegazione di messinesi segue Paolo in Palestina, porta con sé una lettera che reca la testimonianza del popolo siciliano cha ha accolto il Vangelo.
Il desiderio di vedere Maria ha animato un gruppo di messinesi a intraprendere un viaggio impegnativo. Giunti in Palestina possono veramente incontrare la Madre di Dio. Ella li accoglie e con gioia legge la lettera che gli offrono a nome di tutta la popolazione. Anche Maria risponde con una lettera, scritta in ebraico, arrotolata e legata con una ciocca dei suoi capelli. È l’8 settembre del 42 d. C. quando i messinesi tornano in patria portando con sé la lettera di Maria.
In essa la Vergine loda la fede e la docilità di questo popolo, assicura loro la sua protezione. Nel duomo di Messina ancora oggi è custodita la ciocca di capelli di Maria usata come nastro e sigillo. Ogni anno è esposta nel giorno della festa del Corpus Domini incastonata in un galeone di argento. Con questo segno si vuole simboleggiare l’unione a Gesù e l’affidamento perpetuo alla protezione della Vergine Maria.
I fenomeni mistici legati alla lettera
Nel corso della storia, legati alla lettera, diversi fatti mistici e miracoli sono stati registrati. Uno in particolare ha attirato l’attenzione di molti. Nel 1947 una Monaca Benedettina di Bivona Suor Maria Roccaforte ha delle visioni di Maria e dell’Angelo custode. Entrambi confermano l’autenticità della lettera. Ogni anno il 3 giugno si celebra la Festa della Madonna della Lettera. Il giorno ricerca quando nel 1716 il monaco Gregorio Arena porta una traduzione dall’arabo della lettera di Maria. Il testo è chiaro e leggibile. Vi si legge:
“Umilissima serva di Dio, Madre di Gesù crocifisso, della tribù di Giuda, della stirpe di Davide, salute a tutti i messinesi e Benedizione di Dio Padre Onnipotente. Ci consta per pubblico strumento che voi tutti con fede grande avete a noi spedito Legati e Ambasciatori, confessando che il Nostro Figlio, generato da Dio sia Dio e uomo e che dopo la sua resurrezione salì al cielo: avendo voi conosciuta la via della verità per mezzo della predicazione di Paolo apostolo eletto per la qual cosa benediciamo voi e la vostra città della quale noi vogliamo essere perpetua protettrice“.
Il culto alla Madonna della lettera si è diffuso. Nel 1575 scoppia una terribile epidemia di peste a Messina, il popolo scappa. Molti si rifugiano a Palmi e portano la devozione. Gli abitanti di Palmi sono ospitali e inviano viveri e aiuti vari ai messinesi rimasti nella loro terra. In segno di gratitudine, una volta passata la peste i messinesi donano alla città di Palmi uno dei capelli di Maria. anche in questa cittadina inizia la devozione alla “Sacra lettera”.
Preghiera alla Madonna della Lettera
O Vergine Maria, donna della luce e della vita, dolcissima Madre, o Madonna della Lettera, siamo davanti a te quali figli devoti in contemplazione del tuo Figlio, Gesù, che tieni teneramente tra le braccia. Facci innamorare di Cristo. Poni nel nostro cuore un ardente e insaziabile desiderio di conoscere, di amare e di servire Gesù, Salvatore e Signore della nostra vita . Ottienici la grazia di una vita santa. spesa interamente per Dio e per i fratelli. Nel segno della nuova evangelizzazione noi vogliamo, o Madre della Lettera, portare a tutti l’annuncio del Vangelo. unica verità che libera. che promuove umanità, che dà senso alla vita. Guarda, o Maria, questa città e questa Diocesi: il tuo sguardo d’amore e di benevolenza ci ottenga dal tuo Gesù la grazia di una santità diffusa, di un impegno proficuo per un sano ed equilibrato sviluppo socio-economico, per una politica al servizio dell’uomo e del territorio. per una progettualità ecclesiale di comunione effettiva ed affettiva. Donaci, o Vergine Madre della Lettera, il tuo Spirito di fede, la forza della tua speranza senza smagliature, la carica spirituale della tua fervida e operosa carità per essere qui ed oggi epifania di Cristo, testimonianza credibile del Vangelo. Sciolgo, oggi, nella preghiera e nel proposito di servire la causa del Vangelo, il mio debito di ringraziamento per gli anni splendidi vissuti in questa Santa Chiesa di Messina sotto il tuo vigile, materno sguardo, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria, cara, dolcissima Madonna della Lettera. Mons. F. Miccichè