Una ragazza che versa in gravi condizioni di salute, non si arrende di fronte alla diagnosi infausta dei medici, e decide di pregare ancora più intensamente la sua Mamma in cielo.
La speranza cristiana non è la vaga convinzione che comunque vada le cose si aggiustino, è molto di più, e oggi lo sperimenteremo attraverso questa storia speciale.
Fortuna vive a Napoli dove è intensa la devozione a Maria in particolare alla Madonna del Santo Rosario di Pompei. La donna è una di questi devoti.
La ragazza è gravemente malata. I medici le dicono che il suo male non potrà guarire, le suggeriscono di prepararsi alla morte. Ella invece sceglie di ricorrere a una Dottoressa celeste. Inizia a pregare una novena alla Madonna del Rosario. È disposta ad affidarsi a Dio e alla sua volontà, ma desidera tanto continuare a vivere ecco perché umilmente chiede l’intercessione di Maria.
Chiede col cuore colmo di speranza sapendo che il Signore non delude. Ella sa che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, e che nulla potrà spegnere l’amore per Dio e la Madonna che sente nel cuore, ma chiedere non ha mai fatto male a nessuno.
Il trionfo dell’abbandono a Dio
È il 3 marzo quando Fortuna sta pregando la sua accorata novena quando le appare la Vergine proprio come è raffigurata nel dipinto venerato a Pompei, è la Vergine col suo bambino e i due santi accanto a loro. La Vergine le parla e le chiede di pregare tre rosari, e le confida che apprezza molto questa preghiera. Fortuna fa come le è stato chiesto e man mano che prega sente che il suo copre riprende vigore, fino alla completa guarigione.
Tempo dopo la Vergine le appare nuovamente e stavolta le manifesta un’esigenza particolare. per chi è nel bisogno è facile chiedere ma è così difficile poi ringraziare quando si è ottenuto quanto chiesto. Fortuna capisce che da questo momento dovrà pregare i cinque misteri del santo Rosario ogni giorno per esprimere la sua gratitudine alla Madonna del Santo Rosario di Pompei.
Preghiera alla Madonna del Rosario di Pompei
O Vergine Immacolata e Regina del Santo Rosario,
Tu, in questi tempi di morta fede e di empietà trionfante
hai voluto piantare il tuo seggio di Regina e di Madre sull’antica terra di Pompei
soggiorno di morti pagani.
Da quel luogo dove erano adorati gli idoli e i demoni,
Tu oggi, come Madre della divina grazia,
spargi dappertutto i tesori delle celesti misericordie.
Deh! Da quel trono ove regni pietosa, rivolgi, o Maria,
anche sopra di me gli occhi tuoi benigni,
ed abbi pietà di me che ho tanto bisogno del tuo soccorso.
Mòstrati anche a me, come a tanti altri ti sei dimostrata,
vera Madre di misericordia:
mentre io con tutto il cuore Ti saluto e Ti invoco mia Regina del Santo Rosario.
Salve Regina…