La devozione alla Vergine Maria col nome più singolare, nasce da un evento miracoloso che vede protagonisti due coniugi che stanno per morire affogati nel fiume.
La Madonna della Celletta, è il nome con cui si ricorda il prodigio avvenuto, perché l’icona che celebra il miracolo è stata conservata in una cella, per lungo tempo.
La cappella dedicata alla Madonna con questo titolo è stata protagonista di molti altri prodigi nel corso della storia.
Ma partiamo da quell’evento miracoloso avvenuto nel 1490, da cui tutto ha avuto inizio. Gianpaolo dei Fanti abita a San Biagio, sta percorrendo la strada per tornare a casa insieme a sua moglie. Infuria una tempesta, i due stanno costeggiando un fiume, perdono l’equilibrio e cadono nelle acque. Certi della loro morte ma desiderando la salvezza, invocano l’aiuto della Vergine Santa. Neanche il tempo di completare la preghiera che la Madonna interviene e salva la loro vita. I coniugi grati per la solerzia della Madre, promettono di costruire in questo luogo una cappella in perpetua memoria della sollecitudine di Maria.
Siamo nella Diocesi di Ravenna. I coniugi si adoperano subito per costruire la cappella e collocano in una cella un dipinto della Madonna. Nel corso del tempo i pellegrini che vi affluiscono aumentano. Si rende necessario ampliare la Cappella ma quello che è più significativo è che dei vandali hanno deturpato l’immagine della Madonna sicché nel 1580 si rende necessario un restauro.
La salvezza dal terremoto
Il 5 giugno del 1606 una donna contadina di nome Sigismonda Conti, mentre è assorta in preghiera proprio in questo luogo vede la Madonna che le affida un messaggio per tutti: “Tu dirai e farai dire ovunque che chi digiunerà tre sabati e domanderà grazie, le otterrà se ne sarà degno”. La donna lo diffonde e la devozione delle persone aumenta, alimentata anche dal prodigioso salvataggio a cui assistono tutti. Il 16 marzo 1607 un tremendo terremoto devasta la zona circostante. Miracolosamente solo il santuario resta del tutto illeso.
Anche nelle zono intorno, anche se i danni alle cose sono notevoli, le vittime sono pochissime. Nasce così l’usanza di recarsi in pellegrinaggio alla Celletta per ringraziare la Vergine e San Giuseppe per averli salvati dalla distruzione. Il popolo fa voto di organizzare questo pellegrinaggio una volta l’anno. Le celebrazioni in onore della Madonna sono da sempre molto sentite in questo Santuario e col tempo l’immagine della Madonna è spostata dalla celletta alla parte più in vita dell’edificio.
Preghiera alla Madonna della Celletta
O Fonte di bontà, Avvocata dei peccatori, porto dei naufraghi, vita di tutti, non scacciarmi da Te perché peccatore, ma anzi, perché tale, ascolta e consola la mia preghiera. Tu sei veramente purissima, o Madre di Dio! Concedimi la benevolenza del Divino Giudice. Io ho peccato, e il mio peccato mi sta sempre dinanzi agli occhi. Illumina la mia tenebrosa e sordida mente la luce del Signore. Disperdi la nebbia dei miei torbidi pensieri, affinché, ravvivato dalla serena e tranquilla luce del tuo sguardo, io possa offrirmi vittima gradita al tuo Figlio e mio Dio, venuto al mondo per chiamare i peccatori a penitenza. Accogli l’umile mia preghiera e salvami! Mostra in me, che sono il più miserabile, quanto grandi siano le tue misericordie, o speranza mia, o Madre del mio Signore! Rendimi benevolo il tuo Figlio e mio Giudice, o Tu che sei l’asilo dei peccatori pentiti.