Un gesto di carità intenerisce la Madonna della Porta Guastalla che elargisce grazie con generosità, operando prodigi contro ogni aspettativa umana.
Siamo a Reggio Emilia, precisamente a Guastalla c’è un uomo che soffre molto perché è cieco. Desidera così tanto poter vedere. La Madonna è la sua ultima speranza ma non sa come arrivare ai piedi dell’Immagine venerata in paese. Chiede aiuto a un amico.
Da giovane è stato un soldato, anziano ha perso la vista. Ma lui è certo che la Madonna lo aiuterà con abbondanza, infatti, opererà tre prodigi legati tra loro. E non solo!
Giovan Battista Zagni è un uomo maturo, ha sessant’anni. È cieco, ma non si abbatte per la sua condizione. Ricorda che da giovane soldato ha partecipato a un’iniziativa. Alcuni suoi comandanti decidono di commissionare un dipinto raffigurante la Madonna ad un artista locale. Anche alcuni soldati decidono di partecipare alla spesa, tra cui lui. L’artista realizza il dipinto raffigurando Maria con Gesù bambino e ai loro piedi San Francesco e San Carlo. L’immagine viene posta su una delle porte del muro di cinta.
Quella porta è il punto di ritrovo dei soldati, che durante il turno di notte sono soliti accendere un fuoco per riscaldarsi. Il fumo col passare del tempo e annerisce l’immagine. Quando il muro di cinta è distrutto, la porta con l’effige restano, ma è così scura che quasi nessuno si ferma più ad ammirarla. Pochi giorni dopo Natale, Giovan Battista esce dalla città, ma essendo cieco cade in un fossato. Spaventato invoca quella Madonna della Porta che ha sempre portate nel cuore. Esce indenne e asciutto dal fossato in pochissimo tempo. Sentendosi debitore nei confronti della Madonna desidera donarle un cero. Anche se la strada per raggiungere l’immagine sacra per lui è troppo impervia, parte lo stesso.
Ad un certo punto per errore entra nella casa di Fabio Ruina. Gli spiega la natura del suo viaggio. Fabio ne resta commosso e si offre di proseguire la sua missione. Giovan Battista accetta. Lungo il cammino Fabio decide di affidare alla Madonna anche due dei suoi figli che sono molto malati ma i medici non riescono a capire di cosa soffrono. Giunge alla porta dove c’è l’immagine della Madonna e offre il primo cero da parte di Giovan Battista. Nell’istante in cui accende la candela, a casa l’uomo recupera la vista mentre l’indomani mattina Fabio si sveglierà e troverà i suoi figli completamente guariti.
È il 7 febbraio 1693. L’allegrezza di Maria per la fede dei due uomini la spinge ad agire ancora per far sentire a tutto il popolo la sua presenza. Nei giorni successivi, l’immagine annerita si sbiadisce sempre più fino a mostrare i suoi colori brillanti originali. La notizia passa velocemente di voce in voce: “la Madonna si scopre”. Questa catena di fatti riaccende la speranza nei cuori affranti e tormentati per le diverse difficoltà. Anche i soldati tornano a pregare davanti al dipinto. Tempo dopo accade che, durante una preghiera di un gruppo di militari, don Guastalla si rende conto che la lampada davanti alla Madonna arde ormai da 28 ore con solo un quarto di olio. Nasce il Culto dell’Olio della Lampada della Madonna della Porta con il quale ci si fa ungere dopo aver ricevuto un miracolo o grazia al quale si ottiene un miracolo a distanza.
O Maria,
tu risplendi sempre nel nostro cammino
come segno di salvezza e di speranza.
Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati,
che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù,
mantenendo ferma la tua fede
Tu, Salvezza del popolo cristiano,
sai di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che provvederai perché,
come a Cana di Galilea, possa tomare la gioia e la festa
dopo questo momento di prova.
Affidiamo alla tua protezione le sorelle e i fratelli malati,
tutti coloro che si stanno dedicando a loro
con coraggio e dedizione negli ospedali e nelle case.
Proteggi le nostre famiglie, i bambini, ragazzi, giovani, genitori, nonni,
tutti gli anziani e le persone sole,
dona a tutti la grazia di ritrovare la fede
che non fa sentire soli nella prova
ma accompagnati ogni giorno dalla provvidenza del Padre
e dall’intercessione del tuo cuore di Madre.
Aiutaci, Beata Vergine della Porta,
a conformarci al volere del Padre e a fare ciò che ci dirà Gesù,
che ha preso su di sé le nostre sofferenze e si è caricato dei nostri dolori
per condurci, attraverso la croce, alla gioia della risurrezione.
Rafforza la speranza che queste nostra preghiera possa essere esaudita.
Amen.
Sotto la Tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio.
Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,
e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.
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