Sono circa le tre del pomeriggio a Corona in provincia dell’Aquila. Un attimo prima il cielo è terso, un attimo dopo la situazione si capovolge, e accadrà qualcosa di scioccante.
Il piccolo borgo che conta meno di 1500 abitanti è sconvolto da un evento prodigioso accaduto l’8 giugno, questo giorno sarà ricordato nei secoli.
Siamo alle pendici del Monte Velino, oggi sorge il Santuario della Madonna del Fulmine, la sua storia dà i brividi.
Nel 1795 nel piccolo borgo c’è una chiesetta parrocchiale, semplice ma che è il punto di riferimento di tutti. È il cuore del pomeriggio di una splendida giornata di sole, niente lascia presagire che piova. Eppure all’improvviso si manifesta in cielo una nuvola. Velocemente diventa sempre più grande e comincia a dare pioggia. Cosa ancora più sbalorditiva è che all’improvviso si ode un rombo fortissimo, un tuono a cui segue immediatamente la caduta di un fulmine.
Tutto è già di per sé molto strano, ma ancora lo è di è il punto di impatto del fulmine: la chiesa parrocchiale. Fanno molto pensare tutte le circostanze di questo prodigio. Dal cielo sereno al fulmine in un batter d’occhio non è la sola cosa insolita che si verifica. Le fonti, accreditate anche da Vescovo del tempo, tramandano che in quel momento fossero presenti sia il parroco che il sacrista. Nessuno dei due si farà neanche un graffio.
I danni e la vera richiesta.
L’unica cosa che esce danneggiata da questo violento fulmine è la parete su cui è affissa una tela. Per la precisione è la tela la sola vittima. Essa rappresenta S. Giovanni Battista, si stacca dalla parete, l’intonaco che sta dietro si sgretola. Così emerge un bellissimo affresco che raffigura la Vergine Maria che porta il suo bimbo benedicente tra le braccia. L’affresco che ora è titolato alla Madonna del Fulmine, risale alla seconda metà del 1400.
Questo affresco è l’immagine che in origine ha dato il nome al borgo S. Maria dal Corona, in seguito denominato semplicemente Corona. La voce del prodigio si è diffusa rapidamente. Ben presto fiumi di fedeli vi accorrono per venerare l’immagine riportata in luce dal tremendo fulmine. La venerazione diventa preghiera, e la preghiera sincera sempre ottiene grazie. In poco tempo si registrano numerose grazie ottenuto in questo luogo. Alla Vergine è dedicato un altare.
Al primo centenario i festeggiamenti sono stati sontuosi. Nel 1915 il terremoto distrusse il santuario che è stato ricostruito intorno agli anni ’20. In questa giornata si celebra ogni anno la Festa della Madonna del fulmine e si prega la preghiera che poniamo di seguito.
Preghiera
Ave, stella del mare Eccelsa madre di Dio, e sempre Vergine, Felice porta del cielo. Accogliendo quell’ “Ave” dalla bocca di Gabriele, donaci la pace, mutando la fama di Eva. Sciogli i vincoli per i rei, dà luce ai ciechi, scaccia i nostri mali, dacci ogni bene. Mostrati Madre di tutti, offri la nostra preghiera, Cristo l’accolga benigno, lui che si è fatto tuo Figlio. Vergine santa fra tutte, dolce regina del cielo, rendi innocenti i tuoi figli, umili e puri di cuore. Donaci giorni di pace, veglia sul nostro cammino, fa’ che vediamo il tuo Figlio, pieni di gioia nel cielo. Sia lode a Dio Padre, gloria al Cristo Signore, e allo Spirito Santo unico onore alla Santa Trinità. Amen.”