Con l’invocazione “Regina della pace” si concludono le litanie Lauretane, una lunga preghiera che attribuisce a Maria molte e meritate qualità, nonché diversi titoli.
La pace è una delle cose più difficili da ottenere, ma anche una delle più importanti da ricercare, non c’è nemmeno bisogno di sottolinearlo.
Sappiamo bene che le dichiarazioni belligeranti verso altri Paesi (anche sotto le false vesti di azioni di pace e sostegno) sono zeppe di scusanti, per poter esercitare la “non pace”, ossia la forza coercitiva che assoggetta qualcuno all’obbedienza di qualcun altro.
Non si può chiedere, né ottenere, la pace impugnando un’arma; non si può costringere nessuno ad un sentimento del genere, mostrando la propria prepotenza.
La pace, infatti, non va imposta, ma ricercata. E la può cercare solo chi la desidera.
La desidera e la trova chi si pone nell’atteggiamento di voler liberare la propria anima da ogni sentimento, anzi ri-sentimento, di rancore, rabbia, ostilità, avversione verso l’altro.
Per arrivare a questo (e a fare pace coi popoli lontani anche) dovremmo, probabilmente, pensare di rappacificarci innanzitutto tra di noi, in famiglia, col vicino di casa, ma pure con noi stessi.
Forse non ce ne rendiamo conto, ma i nostri malumori sono causati soprattutto da una mancata stima verso se stessi. Lo sentiamo costantemente che il nostro cuore non è in pace, eppure raramente ci soffermiamo a chiedercene la ragione.
La risposta a questa domanda potrebbe davvero cambiare il mondo, poiché muterebbe ogni atteggiamento di tracotanza in un abbraccio fraterno.
E’ necessario, dunque, che ci perdoniamo, per ottenere la pace e sperare di contagiare gli altri a desiderarla.
Per questo possiamo e dobbiamo chiedere aiuto a lei, Maria, la Regina indiscussa della pace:
“Aiutaci, dolce Vergine Maria, aiutaci a dire: ci sia pace per il nostro povero mondo.
Tu che fosti salutata dallo Spirito della Pace, ottieni pace per noi.
Tu che accogliesti in te il Verbo della pace, ottieni pace per noi.
Tu che ci donasti il Santo Bambino della pace, ottieni pace per noi.
Tu che sei vicina a Colui che riconcilia e dici sempre sì a Colui che perdona, votata alla sua eterna misericordia, ottieni a noi la pace.
Astro clemente nelle notti feroci dei popoli, noi desideriamo la pace.
Colomba di dolcezza tra gli avvoltoi dei popoli, noi aspiriamo alla pace.
Ramoscello di ulivo che germoglia nelle foreste bruciate dei cuori umani, noi abbiamo bisogno di pace.
Perché siano finalmente liberati i prigionieri, gli esiliati ritornino in patria, tutte le ferite siano risanate, ottieni per noi la pace.
Per l’angoscia degli uomini, ti chiediamo la pace.
Per i bambini che dormono nelle loro culle, ti chiediamo la pace.
Per i vecchi che vogliono morire nelle loro case, ti chiediamo la pace.
Madre dei derelitti, nemica dei cuori di pietra, stella che risplendi nelle notti dell’assurdo, ti chiediamo la pace.”.