L’icona indistruttibile fu ritrovata nel sottosuolo e da lì nacque a Santa Maria di Leuca la devozione alla Madonna di Finibus Terrae.
Il tempio in cui viene praticata questa straordinaria devozione riporta, secondo la tradizione, ai primi anni del cristianesimo, tante che pare sia stato esorcizzato da San Pietro in persona.
L’Apostolo Pietro, diretto a Roma, sbarcò in questo luogo
Fu proprio qui che l’Apostolo sbarcò, nell’anno 43 dopo Cristo, quando arrivato dall’Oriente si mise in viaggio verso Roma. Si tratta quindi del momento in cui iniziò la sua opera di evangelizzazione in queste splendide terre salentine.
La croce petrina presente nel piazzale di fronte al santuario lo testimonia. In quegli anni i culti pagani vennero spazzati via, e anche all’interno del tempio si cominciò a vivere la fede cristiana. Ma non senza difficoltà. Quando la chiesa divenne sede vescovile per la prima volta, nel 59 d.C., venne rasa al suolo con l’editto di Diocleziano e Galerio.
Prima vi era un tempio pagano e la violenza si abbatté sui cristiani
In precedenza, infatti, nel santuario vi era un tempio pagano dedicato a Minerva, posto nel punto in cui i romani pensavano che si trovasse la fine delle terre riservate ai cittadini e dove cominciassero invece quelle dedicate ai provinciali. Da qui deriva il nome “De finibus terrae”, che sta per “confini del mondo”, limite delle aree dei cittadini romani e in cui si trovavano a vivere i coloni.
L’icona mariana si narra che venne dipinta dall’evangelista San Luca, pittore oltre che medico, a quel tempo risiedente a Malta, in risposta alla richiesta fatta dagli abitanti della cittadina. Con la violenza dell’editto che la distrusse per la prima volta, anche il quadro venne perduto, ma due secoli dopo fu Papa Giulio I a consacrare la nuova chiesa, il 1 agosto 343.
La violenta tempesta colpì la zona ma Maria protesse i pescatori
Nel 365 una violenta tempesta colpì però la zona, seminando il panico tra i pescatori che invocarono la protezione di Maria e la sua intercessione. A quel punto la turbolenza si fermò istantaneamente, facendo comprendere a tutti che si trattava di un miracolo. Così il culto cominciò a diffondersi con grande fervore.
Intorno alla metà del quinto secolo venne costruito poi il tempio dedicato a Maria, distrutto poi in più occasioni da turchi e saraceni, a causa della sua posizione. Ogni volta la chiesa venne ricostruita nello stesso luogo e sulle mura perimetrali originarie, come ad esempio nel 1507, nel 1537, nel 1550, nel 1624. L’edificazione dell’attuale celebre santuario avvenne all’inizio del diciottesimo secolo, sulla punta estrema del Capo di Leuca.
Preghiera alla Beata Vergine di Leuca
e da tutte le nostre infermità
Amen
Ave Maria
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Giovanni Bernardi