Vicino ad una chiesetta abbandonata dove si udivano musiche melodiose, la Vergine apparve a un bambino, concedendo molte grazie.
Era la fine del 1861 quando la Madonna della Stella apparve nelle colline umbre a un bambino, Federico Righetto Cionchi, tra i ruderi di un’antica chiesa.
La chiesa era quella di san Bartolomeo, a Montefalco, in provincia di Perugia: un piccolo tempietto dove rimanevano tracce di un affresco mariano del 1520.
Negli anni, la chiesetta restò sempre più trascurata, rimanendo nel totale abbandono ed essendo ormai ridotta ad un cumulo di ruderi. L’abside, tuttavia, dove era ancora presente l’immagine della Madonna con Gesù Bambino, era rimasta quasi intatta. Attorno ad essa, l’edera aveva addirittura formato una sorta di cornice verde.
Tuttavia fino a qualche anno prima giravano voci di presunte apparizioni, e melodie suggestive avvertite in prossimità dell’antica chiesa.
Nel 1860, Santa Bonifazi, una pia donna del luogo, andava ripetendo che la Madonna avrebbe voluto essere onorata in quella sua piccola chiesa, e che sarebbe dovuta essere restaurata quanto prima. La donna, gravemente ammalata, in quell’anno morì.
Il piccolo Righetto, di soli 5 anni, era figlio di una famiglia di poveri contadini che abitavano non molto distanti da quel luogo. Un giorno, aggirandosi intorno alla cappella, il bimbo udì chiamare il suo nome. Subito, d’istinto, entrò dentro la piccola e abbandonata cappella.
Ad un tratto si trovò davanti una signora molto bella, vestita di rosso: era la Madonna. Ella si accostò al piccolo e lo prese per la manina, accarezzandolo dolcemente. Il piccolo veggente riferì che la Madonna gli aveva detto molte cose ma, data la sua tenera età, riuscì a riferire solo che lo avesse dolcemente richiamato, dicendogli: “Righetto, sii buono”.
Righetto si recava spesso nella chiesetta, dicendo di andare a “vedere la Madonna”. Tant’è che la voce dell’apparizione si sparse, e la popolazione collegò quanto accaduto al bimbo con le affermazioni di Santa Bonifazi, prima della sua morte. Altri erano scettici ed inclini alle dicerie, finché poi, a partire dal marzo 1862, avvennero una serie di miracoli che tolsero a tutti ogni dubbio, e il racconto del veggente fu così comprovato.
Tra i molti miracoli, uno accadde a un un giovane tisico del luogo, Giovanni Castellani, che stava lottando per la vita. Tuttavia, appena mise piede nel tempietto, il ragazzo guarì subitaneamente. Nel 1881 ci fu così la consacrazione del tempietto abbandonato che ormai radunava grandi folle. Nel frattempo, la piccola chiesa fu ricostruita.
Il giovane Righetto, all’età di vent’anni, entrò nel ruolo di fratello laico nella Congregazione dei padri somaschi, dove rimase fino al giorno della sua morte.
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O dolce Madonna della Stella,
tu che sei la Stella del Mattino
che annuncia la venuta del Redentore,
reca anche a noi un lieto annuncio di salvezza.
Vieni a visitare i nostri cuori,
come visitasti quel povero bambino.
Converti il nostro cuore, o Maria,
che spesso è ridotto a un cumulo di macerie,
così abbandonato, ferito e sconsolato.
Ci consacriamo totalmente a te, o Madre di Dio,
proteggici col tuo amore
e prega per noi lo Spirito Santo,
affinché possa abitare per sempre in noi,
come tu decidesti di abitare il Santuario di Montefalco.
Tu che hai donato al mondo il Redentore,
intercedi per noi
affinché il mondo possa sperimentare la sua risurrezione
e la vera pace.
Amen.
Ave Maria…
Elisa Pallotta
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