Oggi si ricorda la Madonna di Racconigi che protesse il popolo da gravi calamità e guarì un uomo sordomuto. Preghiamo Maria ricordando cosa avvenne
Il 16 luglio 1493 accadde che la Vergine apparve ad un giovane pastore sordomuto, Antonio Chiavassa, nella provincia di Cuneo, in Piemonte.
Nel pomeriggio in cui la Vergine Maria apparve al pastore sordomuto, il giovane fu guarito nell’udito e nella parola.
Subito accorse in città ad annunciare il miracolo ai compaesani e ai notabili del luogo i quali, per onorare l’accaduto e ringraziare la Vergine, diedero il via alla realizzazione dell’icona, che sarà poi dipinta su legno di noce.
Secondo altri si tratta di un’icona acheropita, “non fatta da mano umana”, quindi miracolosamente impressa.
La devozione crebbe sempre più: la Madonna protesse dalla peste e dalla siccità
La devozione verso la Beata Vergine delle Grazie di Racconigi crebbe rapidamente, anche nelle aree circostanti, tanto da fare erigere nel 1494 un convento ai padri carmelitani, nel luogo dell’apparizione.
La chiesa venne poi distrutta durante l’operazione napoleonica, l’antica icona di legno della Madonna si salvò miracolosamente.
Più volte la Madonna di Racconigi, invocata per liberare la città dalla peste e dalla siccità, protesse gli abitanti della zona.
Preghiera alla Madonna delle Grazie di Racconigi
Beata Vergine Maria,
che a Racconigi apparisti e diffondesti il tuo culto
guarendo un povero sordomuto,
e proteggendo la popolazione dalla peste
e dalla siccità,
sii nostro scudo nelle avversità della vita.
Donaci di poter essere confortati e guariti
nelle nostre infermità.
Proteggici, o provvida Madre, da ogni male,
dalle pesti che ammorbano il nostro tempo
con tanta ferocia:
malattie, peccato, violenza, lontananza da Dio.
Dona a noi la pace, o Maria,
che è l’antidoto alla siccità dell’anima
e concedi buon esito ai nostri sforzi.
Insegnaci a lavorare nella messe del Signore
ognuno con i carismi che Dio ci ha donato:
noi ci consacriamo al tuo Cuore Immacolato,
ora e per sempre, definitivamente,
e ci poniamo sotto il tuo Manto materno.
Che nessun male abbia a colpire noi e i nostri cari,
e tu, di cui fu detto “gli schiaccerà la testa”,
tieni sempre lontano da noi il maligno
che vuole portarci via dal tuo Divin Figlio.
O Maria, conduci tutti noi, infine, a Gesù
cosicché da ora e per sempre
canteremo le sue misericordie
e la nostra eterna gratitudine a te,
o piissima Madre.
Amen
Ave Maria
Elisa Pallotta