Un pastore perde una giumenta tra i pascoli, ma poi la ritrova in ginocchio di fronte a una croce: lì avverrà il fatto straordinario.
Polsi, nell’Aspromonte, è una frazione di San Luca, in provincia di Reggio Calabria, a 865 metri di altezza: questo luogo è anche detto “della Madre del Divin Pastore”, titolo sotto il quale qui la Vergine è venerata.
Il mistero della croce e della giumenta che si inginocchiò
Si dà il caso che nel 1144 un pastore, di nome Italiano, si spinse fino a quel luogo impervio. L’uomo stava cercando in quel luogo una giumenta, che era scappata, perdendosi. Trovò così l’animale inginocchiato di fronte ad una croce. Era stato infatti lo stesso animale a tirarla fuori dalla terra, scavando con le proprie zampe nel terreno, portandola così alla luce.
In quel momento la Madonna col Bambino si presentò al pastore, chiedendo all’uomo di costruire una chiesa in quel punto esatto, e di dedicarla a lei. In questo modo nacque il culto polsino, che presto si diffuse in tutta la zona. La piccola Croce di ferro, ritrovata dall’animale, è ancora oggi il reperto più misterioso di questo evento miracoloso.
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Preghiera alla Madonna della Montagna di PoLsi
Vergine Santissima della Montagna,
siamo felici di riconfermarti
il nostro amore filiale.
Insieme ti ringraziamo
per le numerose grazie,
che ci hai ottenuto.
Ancora una volta
ti sei mostrata nostra Madre.
Continua a proteggerci e a prenderti cura
della salvezza delle nostre anime.
Ti affidiamo i nostri ammalati.
Veglia su di loro,
arricchiscili di forza e di consolazione.
Ti offriamo le nostre famiglie,
la stabilità e la fecondità dei nostri focolari,
l’avvenire e la perseveranza nel bene dei nostri figli.
In mezzo a loro
fioriscano vocazioni sacerdotali e religiose,
per stabilire e sviluppare
il Regno del tuo divin Figlio
nel mondo intero.
Sotto il segno del tuo materno sorriso
cresca tra noi la divina carità.
Ti affidiamo la nostra nazione,
l’Italia che tu ami
e che, malgrado le sue miserie ed errori,
vuoi rimanerti fedele.
Ti affidiamo, infine, il mondo intero
affinché in esso
la pace regni sovrana.
Prima di tornare alle nostre case,
al nostro lavoro di ogni giorno,
noi vogliamo consacrarci a Te
Ti offriamo le nostre persone ed i nostri beni,
il corpo e l’anima,
le gioie e le pene,
il lavoro e le preoccupazioni.
Ti offriamo tutto ciò che abbiamo
e tutto ciò che siamo.
Forti del tuo aiuto,
saremo più fedeli a Gesù
secondo le promesse del nostro battesimo.
Nel cammino della vita,
o Madre nostra,
se ci allontanassimo da Dio, riportaci a Lui!
se stessimo per cadere, soccorrici!
Se dovessimo cadere, rialzaci e,
nell’ ora della nostra morte, salvaci!
Amen.
Elisa Pallotta