Un padre con i due figli sono arsi dalla sete, quando ecco che l’uomo disperato invoca la Madonna e ciò che succede è davvero incredibile.
Era il lontano 23 luglio 1496 quando nel Bergamasco, avvenne un fatto prodigioso. In una torrida giornata di sole Quinto Foglia, cittadino della località di Vall’Alta, stava lavorando nei boschi, sulle pendici del Monte Altino, in compagnia dei suoi due figli. Quell’anno la siccità aveva portato la terra ad essere completamente asciutta, così Quinto doveva fare molta fatica per ottenere poco, ed i suoi sforzi lo provavano particolarmente.
A un certo punto del pomeriggio, Quinto e i suoi figlioletti, che lo stavano aiutando, furono presi all’improvviso da una gran sete.
In tali condizioni, i suoi figli erano particolarmente deboli ed esposti al rischio per la loro salute. Non sapendo più cosa fare, l’uomo pregò con intensità la Madonna, chiedendole di scendere dal cielo per aiutarli.
La Vergine, alle invocazioni che salivano dal profondo del cuore dell’uomo, apparve miracolosamente. Maria disse dunque a Quinto che avrebbe dovuto battere con il falcetto la roccia che in quel momento aveva davanti. Prodigiosamente, Quinto vide uscire da quella roccia uno zampillo di acqua sorgiva, che gli permise di dissetare sé stesso e i suoi figli.
Subito l’uomo si diresse velocemente al Paese per comunicare quanto avvenuto. La notizia si diffuse, e subito i fedeli accorsero da tutte le vallate per assistere ai suoi racconti, e per pregare innanzi alla fonte spuntata dal nulla. Tutta la Diocesi di Bergamo fu presto informata del fatto eccezionale.
Gli abitanti di Vall’Alta così decisero presto di costruire una piccola cappella per ricordare e onorare quanto avvenuto a Quinto Foglia. In poco tempo il posto divenne meta di un afflusso costante e ininterrotto di pellegrini e di devoti, recatisi dalla Vergine per chiedere Grazie.
O Vergine Santa, fonte di ogni Grazia, accoglimi come figlio tuo prediletto, in questa mia visita al tuo Santuario di Altino.
Tu che, invocata nell’arsura estiva, ti degnasti apparire su questo Santo Monte e hai fatto sgorgare limpida acqua dalla roccia per estinguere la sete di Quinto Foglia e dei suoi due figlioletti, placa ogni mia pena e aridità.
Nel mio cuore tu leggi dolori e speranze, desideri e invocazioni: esaudiscimi, Vergine Santa, per la disponibilità con cui hai accolto l’invito dell’angelo a diventare Madre di Dio, per le umiliazioni che hai sofferto nella grotta della natività, per il dolore che provasti nel distacco, all’inizio dell’apostolato pubblico di Gesù, per l’agonia della tua anima ai piedi della croce, Per la gloria della tua assunzione in cielo, ove siedi Regina.
Da questo tuo trono di grazie, proteggi il mondo intero, la Madre Chiesa, benedici le famiglie; veglia sull’anima dei giovani e sul cuore dei fanciulli, assisti tutti i miei cari, vivi e defunti. Vicino a te, chiedo di cantare, un giorno, l’inno di grazie a Dio che ti ha donata a noi su questo Santo Monte, rifugio e speranza nostra, nel tempo e per l’eternità.
Ave Maria
Amen.
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