L’icona di Maria Scala del Paradiso fu ritrovata su una roccia, e cosi cominciarono grandi prodigi grazie alla Sua intercessione.
Il 3 agosto 1498 l’immagine della Madonna detta “Scala del Paradiso”, un’icona affrescata da ignoti e raffigurante la Vergine con il Bambin Gesù tra le mani, venne ritrovata su una parete rocciosa fuori Noto, in provincia di Siracusa.
L’immagine era dipinta su una rupe calcarea, sui massi sporgenti del “passo del bove”, lungo la strada che da Noto conduce ad Avola. Maria è ritratta con volto soave, in piedi con attorno a sé cinque piccoli angeli e nel braccio sinistro Gesù, mentre a destra compare una simbolica scala, che conduce fino al cielo.
Gli abitanti della cittadina vi costruirono intorno una cappella, che finì però distrutta dal terremoto del 1693, l’11 gennaio, che rase al suo l’antica Noto. Nonostante ciò, l’immagine rimase del tutto intatta.
Nel 1712 venne trasportata in un’altra chiesa, appena edificata, e durante il trasferimento giovane di Palazzolo Acreide, paralizzato dalla nascita, venne miracolosamente guarito.
Il ragazzo infatti fin dalla nascita era afflitto da una malattia che lo rendeva del tutto paralizzato, e da qual giorno la Chiesa divenne un Santuario, noto con il nome di Maria Scala del Paradiso, riferendosi alla visione del patriarca Giacobbe (Gn 28, 12).
Da allora il soffio abbondante dello Spirito del Signore, attraverso Maria, si riversò nei secoli sul colle della Scala e sulla Sicilia insieme a tutti i suoi abitanti, fino a che Paolo VI, il 23 novembre 1963, proclamò Maria Santissima Scala del Paradiso “Patrona principale della diocesi di Noto”.
Per questo preghiamo in questa giornata speciale Maria Scala del Paradiso chiedendo la sua intercessione sulle nostre vite affinché la sua Grazia possa dispiegarsi potente su di noi e sui nostri cari.
Scala sei tu Maria, al paradiso. Figlio amato mi sento, guardandoti nel viso.
Grazie ti chiedo, custode della vita; e non mi vergogno,
se nel tuo volto ammiro quanto ardentemente sogno.
Pace amore gioia in te io vedo. Umile, implorante, queste grazie ti chiedo.
Scala per ascendere, spediti porti al cielo.
Scala per discendere, a Dio togli ogni velo.
Vergine e madre, grembo di vera ricchezza;
in te specchiar io voglio, la mia umana bellezza.
Stammi vicina, proteggimi sempre, donna madre sorella;
e lo dirò a tutti: in te la vita è bella.
Parlerò al mondo dei palpiti del tuo cuore,
perché si sappia ora che Dio è solo amore.
“Solo amore è Dio”: così tu squarci il velo.
E per questa via, sei scala verso il cielo.
Amen.
Ave Maria…
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Giovanni Bernardi
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