Preghiera e solidarietà: quando l’amore arriva agli “invisibili”

La preghiera è un atto che, potenzialmente, può raggiungere vette di profondità e spiritualità elevatissime. Molti sono i Santi che nel corso del tempo ci hanno insegnato a pregare e, soprattutto, a farlo per chi ne ha un forte bisogno, come coloro che non hanno nessuno e per questo si sentono “invisibili”.

preghiera e solidarietà
Preghiera e solidarietà – LalucediMaria

Uno degli aspetti che può innalzare la spiritualità della preghiera, anche se questo può sembrare un paradosso, è proprio la semplicità. Santa Teresa di Calcutta si è fatta portavoce di questo messaggio nel corso della recente storia del cristianesimo. Più volte, infatti, nel corso della sua vita, la Santa ci ha messo davanti a delle riflessioni in merito a semplicità e povertà che hanno cambiato il modo di vedere le cose. In questo caso, la preghiera per rendersi tale, deve convivere con il concetto di amore verso l’altro, ma non solo. Chi dovrebbe essere questo altro a cui ci si riferisce? La risposta è chiara: colui che non ha nessuno, colui che nella società vive da “invisibile” o tale si sente.

La preghiera nella visione di Madre Teresa

La preghiera assume i connotati di grande gesto cristiano quando è fatta col cuore e quando è accompagnata dalla solidarietà verso chi ha una forte necessità. L’invito che Madre Teresa ci fa, parlando proprio di questa preghiera, rispecchia la sua visione di questo così importante momento. La Santa ci ricorda di pregare con “semplicità”, proprio come i bambini, perché in questo gesto vi è un forte desiderio di amare molto e, soprattutto, di “fare oggetto del proprio amore chi non è amato“. Questo è un messaggio bellissimo, che racchiude una profonda comprensione della carità cristiana, un invito a vivere l’amore puro, verso chi non ha nessuno, verso chi non è amato.

L’aspetto evangelico della preghiera

Amare chi non è amato: questo è uno degli aspetti più interessanti del pensiero della Santa. L’amore per gli ultimi rappresenta uno degli aspetti più innovativi e profondi del messaggio evangelico. La scelta di donare amore a chi non è amato è un radicale atto di fede. Proprio negli ultimi, infatti, si cela il volto di Cristo. La preghiera, che rappresenta il motore di questo amore, si traduce quindi in atto concreto verso chi ha bisogno, verso chi non è amato.

Leggi anche: Resta con me, Signore: così San Pio ci ha invitato a pregare

Gestione cookie