Quando non si ha voglia di pregare, come si può porre rimedio?
Ci sono momenti della nostra vita in cui la voglia di pregare passa in secondo piano.
È come se l’anima iniziasse il suo cammino in un deserto.
Come fare a pregare?
Come trovare rimedio alla mancanza di voglia di pregare? Per ogni cristiano, pregare e rivolgersi a Dio dovrebbe essere una necessità, come quando si ha sete e bisogna bere, poiché senz’acqua non si può sopravvivere.
I 4 punti
Ma ci sono dei momenti in cui, proprio il desiderio di pregare ci manca…ed allora: come porre rimedio a ciò? Ci sono quattro cose fondamentali alle quali dobbiamo porre attenzione, specie quando ci troviamo in questa situazione di “assenza di motivazioni o voglia di pregare”. Scopriamole insieme:
- Siamo sempre in una battaglia spirituale: dobbiamo essere umili e consapevoli che, ogni giorno, siamo davanti aduna battaglia spirituale. Abbiamo necessità di sostenere la nostra anima e sapere come affrontare le insidie del nemico. Quindi è quasi fondamentale avere il sostegno di una guida spirituale che sappia dirci, specie in questi momenti, cosa fare e come agire.
- Avere momenti di amore assoluto: vivere esperienze come la preghiera comunitaria, l’Eucarestia, momenti spirituali che ci hanno fatto commuovere, hanno dato quella scossa alla nostra anima e l’hanno spinta sempre di più vicina a Dio. Se la priviamo di questo, l’anima potrebbe allontanarsi da Dio. Dobbiamo essere come degli astuti guerriere che, senza lo Spirito Santo, non saprebbero come vivere.
- Avere momenti di oscurità: nella nostra vita spirituale ci sono sempre dei momenti oscuri in cui non si desidera la preghiera né tantomento l’Eucarestia. Abbiamo davanti a noi tante tentazioni, però questo dovrebbe accendere in noi la lampadina del deserto che stiamo vivendo e che, tutto questo, non ci aiuta verso quella crescita nella fede di cui abbiamo bisogno.
- La vita spirituale può subire dei cambiamenti: è ovvio avere dei momenti No nella nostra vita, anche in quella spirituale. È come se non riuscissimo a vedere la luce in fondo al tunnel dell’oscurità. È proprio in questi casi che il cristiano deve lasciarsi guidare da Dio e deve cercare in lui rifugio e preghiera.
E’ come se noi cristiani fossimo in continuo allenamento: senza allenarci, perderemmo la nostra vitalità, la nostra volontà di avvicinarci sempre a Dio.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: aleteia.org