Preghiera a Maria, 18 settembre: il santuario della “buona accoglienza” della Vergine

La devozione alla Madonna di Bonacatu, diffusa in Sardegna, prende il nome dal concetto del “buon incontro”, da cui deriva anche il nome della città.

Madonna che abbraccia il Bambino Gesù
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Una nomenclatura che risale all’originaria intitolazione della chiesa alla Madonna Immacolata, alla quale era stato dedicato un santuario principesco, purtroppo andato in rovina. Ciò che accade ad un cacciatore, un giorno però, ha dell’inspiegabile.

Come attestano alcuni documenti dell’epoca conservati in Sardegna, il santuario dedicato alla Madonna di Bonacatu è ceduto ai monaci camaldolesi di San Zeno, che fondano un nuovo monastero e una nuova chiesa, più grande dell’antico santuario.

Il perché di un nome così particolare alla Madonna di Bonacatu

Si tramanda che la sede mariana di Bonarcado sia stata sempre la favorita dei principi quando era necessario discutere dei problemi relativi alla pace. Si può dire, quindi, che alla Madonna di Bonacatu si possa anche associare anche il titolo di “Madonna della Pace e della Concordia”.

I monaci camaldolesi, una volta acquisito il santuario, decidono di fare il più bel dono alla città sarda di Bonarcado portando da Pisa, ed intronizzando nel santuario stesso, una ceramica raffigurante la Madonna col Bambino, della scuola di Donatello.

La Vergine ha elargito molte grazie in tutta la Sardegna, alcune anche straordinarie tanto che il paese di Bonarcado, anche in altre parti dell’isola, è conosciuto col nome di “Su Meraculu”, cioè “del miracolo”.

La Buona Accoglienza

Il titolo di “Bonacatu”, tipicamente sardo, interpreta la voce “Madonna della Buona Accoglienza” o della “Buona Ospitalità”, tanto che anche oggi, a chi ne è stato ospite, a Bonacardo si usa un’espressione simile per chiedere: “Ti hanno ospitato bene?”.

Si narra tra l’altro che il santuario, dopo un lungo abbandono, sia stato ritrovato da un cacciatore di Cuglieri o di Abbasanta. Anche per questo la Madonna di Bonacardo viene definita Colei che si fa trovare e mostra il suo viso, offre ospitalità a chi è stanco.

La Santa Sede, non solo in tempi passati, ma anche recentemente, ha guardato con interesse al Santuario di Nostra Signora di Bonacatu e ha concesso, nel 1821 con Pio VII, l’altare privilegiato in perpetuo e l’indulgenza plenaria ai pellegrini.

Santuario Madonna di Bonacatu
Santuario Madonna di Bonacatu – lalucedimaria.it

Preghiera alla Madonna di Bonacatu

O Vergine Santissima di Bonacatu, che prodigiosamente

avete fatto ritrovare la vostra sacra immagine,

dateci la grazia di poter avere anche noi la bella sorte d’incontrarvi

sulla soglia della beata eternità,

nel punto estremo della nostra morte.

Noi vi invochiamo fidenti nella vostra protezione

sperimentata efficace nel corso di tanti secoli,

dacché siete venuta nel Santuario a voi sì caro di Bonacardo,

e vi preghiamo che ci otteniate

di vivere sempre uniti al nostro Gesù e a voi.

Amen.

 

A quanti reciteranno devotamente la presente preghiera è concessa per una volta al giorno l’indulgenza di cento giorni.

Oristano, 23 giugno 1908

Salvatore, Arcivescovo

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