Preghiera a Maria, 19 agosto: tre innocenti condannati a morte, salvi per miracolo

Tre innocenti stanno per essere giustiziati, ma ecco che accade un fatto eccezionale legato a una promessa. E ad intervenire è la Madonna della Catena.

Primo piano della Madonna della Catena
Madonna della Catena – lalucedimaria.it

Nel momento in cui si stanno preparando le forche, infuria un gran temporale, costringendo il popolo a fuggire e i carnefici a rifugiarsi nella Chiesa della Madonna del Porto.

Il culto della Madonna della Catena inizia a Palermo, quando regna, in Sicilia, Martino I il Giovane. Il 18 agosto di quell’anno tre uomini sono stati condannati ingiustamente e stanno per esser condotti a Piazza Marina.

I condannati legati chiedono pietà alla Madonna della Catena

Nell’attesa che l’esecuzione giunga al termine, i tre condannati sono legati con doppie catene all’altare della Vergine, anche se il temporale continua per l’intera giornata, e le guardie devono passare la notte nella chiesetta per sorvegliarli.

Ma i tre si prostrano, con copiose lacrime, ai piedi della Madonna, invocandola col titolo di Vergine delle Grazie e pregando insistentemente. Così, tutt’ad un tratto, caduti i soldati in un sonno profondo, le catene con cui i tre sono trattenuti si spezzano e la voce della Madonna li rassicura e fa loro una promessa.

Andate pure in libertà e non temete cosa alcuna: il divino Infante che tengo tra le braccia ha già accolto le vostre preghiere e vi ha concesso la vita!”.

Le catene cadono così senza far rumore alcuno e la porta si spalanca. Ecco che i tre innocenti escono dal tempio e le guardie si svegliano solo all’alba.

Maria interviene e li salva

Allora i soldati riescono a catturare di nuovo i fuggitivi ma sono fermati dal popolo che ricorre all’intervento del re Martino I. Quando questi si reca nella chiesetta, constata il miracolo con i suoi stessi occhi: le catene dei prigionieri si sono infrante. E decide di lasciarli liberi. Si realizza così la promessa della Vergine Maria.

Subito la voce del miracolo si diffonde ovunque, e numerosi pellegrini si recano alla chiesa che ormai è chiamata “della Catena”. I miracoli aumentano e la Madonna della Catena è nominata patrona di molti comuni dell’isola e venerata in molti altri, spandendo il suo culto in tutto il Sud Italia.

Ancora oggi la chiesa è meta di pellegrinaggi, conservando il simulacro di Nostra Signora della Catena. Nel 1500 alla chiesa è stata attaccata una delle catene che chiudevano il porto e, da allora, prende ufficialmente il nome con cui il popolo l’aveva già invocata un secolo prima.

In lontananza il antuario della Madonna della Catena
Santuario della Madonna della Catena – lalucedimaria.it

Preghiera alla Madonna della Catena

O Maria Santissima della Catena,

o dolce speranza,

o perenne conforto di chi v’invoca con fiducia,

prostrato dinanzi a Voi professo la mia miseria e il mio nulla.

Voi che siete la Regina del cielo e della terra,

Voi che siete la vera e degna Madre del divin Gesù;

Voi che tanto potere esercitate sul suo dolcissimo cuore;

fate ch’io nello stato di necessità in cui mi trovo possa meritare i vostri favori,

e le tante grazie che da Voi si ottengono da Gesù e

si dispensano ogni giorno e ovunque a coloro

che v’invocano col dolce titolo di Madre della Catena,

mi animano a ricorrere a Voi per svelarvi i miei bisogni e

presentarvi le mie suppliche.

Voi o Madre potente,

spezzate anzitutto le catene che al peccato mi avvincono;

rompete i lacci che a me si tendono dai miei nemici spirituali e

legatemi a Voi e al vostro buon Gesù con vincoli di una fede viva e

costante e di un amore forte e sincero.

Stendete, vi ripeto con sant’Alfonso,

stendete le vostre catene e incatenatemi il core.

Così a Voi e a Gesù legato, di cosa potrò io mai temere?

Nessun dubbio avrò della mia sorte eterna,

nessun timore di non essere esaudito se grazia temporale o

spirituale vi domanderò.

E giacché un bisogno mi costringe in questo momento,

io mi rivolgo a Voi con quella stessa fiducia onde il figlio

si rivolge alla sua tenera Madre;

e spero otterrò la grazia tanto a me necessaria

(si esprima la grazia……………).

Voi me la concederete con quella carità con cui la concedeste ai tre infelici condannati,

me la concederete per i meriti vostri,

per i meriti del vostro Nazzareno

e fate che presto io torni a Voi per rendervi il tributo di lode e di ringraziamento.

Salve Regina.

Amen.

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