Nostra Signora de La Salette piange per tutto il tempo dell’apparizione, spiegando a dei bambini il perché di questo suo stato d’animo.
Alcuni anni prima delle apparizioni a Lourdes, la Madonna appare a La Salette, nel cuore delle Alpi francesi, a due pastorelli, Melanie Calvat, di 15 anni, e Maximin Giraud, di 11 anni.
I due bambini sono analfabeti e anche molto poveri, non sono mai andati né scuola né al catechismo. Quel sabato, era il 19 settembre, si trovano entrambi sui versanti del monte Planeau, al di sopra del villaggio di La Salette, per poi essere raggiunti da altri pastorelli.
La Madonna de La Salette piange
Melanie e Maximin si allontanano dagli altri loro compagni e, dopo aver attraversato un ruscello, si stendono sull’erba e si addormentano al sole di fine estate. Svegliatisi di botto con il pensiero delle mucche che si sono allontanate, le ritrovano nell’altro versante.
A metà strada, però, Melanie vede su di un mucchio di pietre una sfera di fuoco. “È come se il sole fosse caduto giù” racconta, e lo indica a Maximin. Da quella sfera luminescente ecco uscire una donna, che sta seduta con la testa fra le mani e i gomiti sulle ginocchia. E’ molto triste.
Di fronte al loro stupore, la Signora si alza e, con voce dolce, gli dice: “Avvicinatevi figli miei, non abbiate paura, sono qui per annunciarvi una grande notizia”. Rincuorati, i ragazzi le si avvicinano e vedono che sta piangendo e piange per tutto il tempo della visione.
Lei è alta, luminosa, vestita con una lunga tunica, un grembiule, ed ha una cuffia sul capo. Delle rose le incoronano la testa e adornano uno scialle e i suoi calzari. Sulla fronte splende una luce simile ad un diadema. Sulle spalle ha una lunga catena, mentre da un’altra catenina pende sul petto un crocifisso scintillante.
Il messaggio della Vergine
I due pastorelli raccontano che la Signora piange per tutto il tempo che parla loro, riferendo le stesse parole del messaggio della Signora:
“Se il mio popolo non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciare libero il braccio di mio Figlio. Esso è così forte e così pesante che non posso più trattenerlo (..). Dio vi ha dato sei giorni per lavorare, si è riservato il settimo e non glielo volete concedere. E anche quelli che guidano i carri non sanno che bestemmiare il nome di mio Figlio. Queste sono le due cose che tanto appesantiscono il braccio di mio Figlio”.
A questi due moniti, la Madonna aggiunge il suo dispiacere per il mancato rispetto, nel tempo della Quaresima, dell’astinenza dalle carni: “In Quaresima vanno in macelleria come i cani”.
Alla fine oltrepassa il ruscello e inizia a salire il versante opposto. Senza più voltarsi dà loro un ultimo invito: “Ebbene, bambini miei, voi lo farete sapere a tutto il mio popolo”. Giunta sulla cima del colle, s’innalza da terra e man mano sparisce, nello stupore dei due pastorelli che l’hanno seguita.
Trascorsi cinque anni di indagini, il 19 settembre 1851, il vescovo di Grenoble, decreta l’approvazione dell’apparizione.
Preghiera alla Madonna de La Salette
Ricordati, o nostra Signora de La Salette, Maria Madre di dolori, delle lacrime che hai versato per me sul Calvario e durante la tua misericordiosa apparizione; ricordati anche delle pene che ti
prendi sempre per me per sottrarmi alla giustizia di Dio; e vedi se dopo aver fatto tanto per questo tuo figlio possa abbandonarlo.
Rianimato da tale consolante pensiero, io mi getto ai tuoi piedi, nonostante le mie infedeltà e ingratitudini. Non respingere la mia preghiera, o Vergine Riconciliatrice, ma convertimi, fammi la grazia di amare Gesù sopra ogni cosa e di consolare Te pure con una santa vita affinché io possa un giorno contemplarti in cielo.
Amen.