Maria è incoronata Regina del cielo e della terra nella solennità che oggi si celebra con gioia in tutta la Chiesa.
Oggi la Chiesa festeggia la memoria della beata Maria Vergine Regina, che generò il Figlio di Dio, principe della pace, il cui regno non avrà fine.
E’ salutata dal popolo cristiano come Regina del cielo e Madre di misericordia.
Tale festa è stata istituita da Papa Pio XII nel 1954, nella sua enciclica “Ad caeli reginam”. In quell’anno il Papa proclama la nuova festa della Regina di Maria, con l’Incoronazione della Salus Populi Romani, che è stata celebrata per la prima volta l’anno seguente il 31 maggio.
La data del 22 agosto, prima della riforma del calendario liturgico attuata da Paolo VI, era invece riservata al Cuore Immacolato di Maria, come richiesto anche dalle profezie di Fatima.
Nonostante questo la festa di Maria Regina sostituisce la precedente. In quell’occasione si parla di una scelta dovuta alla volontà di avvicinare la regalità di Maria alla festa dell’Assunzione, che cade solamente una settimana prima, il 15 agosto.
Nel 1954 verrà dichiarato, da Papa Pio XII, Anno Mariano, autorizzando la festa della regalità della Vergine spostata al 22 agosto.
O Madre del mio Dio e mia Signora Maria, mi presento a Te che sei la Regina del Cielo e della terra come un povero piagato davanti ad una potente Regina. Dall’alto trono dal quale tu siedi, non sdegnare, Ti prego, di volgere gli occhi su di me, povero peccatore. Dio Ti ha fatta così ricca per aiutare i poveri e Ti ha costituita Madre di Misericordia affinché Tu possa confortare i miserabili. Guardami dunque e compatiscimi.
Guardami e non mi lasciare se non dopo avermi trasformato da peccatore in Santo.
Mi rendo conto di non meritare niente, anzi, per la mia ingratitudine dovrei essere privato di tutte le grazie che per tuo mezzo ho ricevuto dal Signore; ma Tu che sei la Regina di Misericordia non cerchi i meriti, bensì le miserie per soccorrere i bisognosi. Chi è più povero e bisognoso di me?
O Vergine sublime, so che Tu, oltre ad essere la Regina dell’universo, sei anche la mia Regina. Voglio dedicarmi completamente ed in modo particolare al tuo servizio, affinché Tu possa disporre di me come Ti piace. Perciò Ti dico con San Bonaventura: “O Signora, mi voglio affidare al tuo potere discreto, perchè Tu mi sostenga e governi totalmente. Non mi abbandonare”. Guidami Tu, Regina mia, e non lasciarmi solo. Comandami, utilizzami a Tuo piacere, castigami quando non Ti ubbidisco, poiché i castighi che mi verranno dalle Tue mani mi saranno salutari.
Ritengo più importante essere tuo servo piuttosto che signore di tutta la terra. “Io sono tuo: salvami”. O Maria, accoglimi come tuo e pensa a salvarmi. Non voglio più essere mio, mi dono a Te.
Se nel passato Ti ho servito male ed ho perduto tante belle occasioni per onorarti, in avvenire voglio unirmi ai tuoi servi più innamorati e fedeli. No, non voglio che da oggi in poi qualcuno mi superi nell’onorarti e nell’amarti, mia amabilissima Regina. Prometto e spero di perseverare così, con il tuo aiuto. Amen.
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