L’apparizione della Madonna della Stella di Montefalco è annunciata da tempo in quel luogo santo, ma non sono molti quelli che crederanno alla sua manifestazione, fino a quando accadranno fatti prodigiosi.
Finché un giorno, preceduta da rivelazioni profetiche e musiche celestiali, Maria appare ad un bimbo, iniziando a concedere molte grazie. E’ il 5 ottobre, quando la Vergine appare nelle colline umbre a Federico tra i ruderi di un’antica chiesa.
È in questa data che si ricordano le apparizioni della Madonna della Stella. Il 12 settembre, invece, è il giorno che le viene consacrato dall’arcivescovo di Spoleto, un Santuario che prima era solo una piccola chiesa.
La chiesa, che diventerà poi Santuario, è quella di San Bartolomeo a Montefalco, in provincia di Perugia: un piccolo tempio dove rimangono tracce di un affresco mariano del 1520.
Negli anni, la chiesetta è rimasta sempre più trascurata, nel totale abbandono, ormai ridotta ad un cumulo di ruderi. L’abside, tuttavia, dove è ancora presente l’immagine della Madonna con Gesù Bambino, è rimasto intatto. Attorno ad questo, l’edera ha addirittura formato una sorta di cornice verde.
Tuttavia fino a qualche anno prima giravano voci di presunte apparizioni, e melodie suggestive avvertite in prossimità dell’antica chiesa. Il piccolo Federico, di soli 5 anni, è figlio di una famiglia di poveri contadini che abitano non molto distanti da quellla chiesetta. Un giorno, aggirandosi nei pressi della cappella, il bimbo sente chiamare il suo nome. Subito, d’istinto, entra.
Ad un tratto si trova davanti una signora molto bella, vestita di rosso: è la Madonna. Ella si accosta al piccolo e lo prende per mano, accarezzandolo con dolcezza. Il piccolo riferisce che la Madonna gli ha parlato molte cose ma, data la sua tenera età, riesce a riferire poco, solo che lo ha dolcemente richiamato, dicendogli: “Federico, sii buono”.
Federico si reca spesso nella chiesetta, dicendo di andare a “vedere la Madonna”. Tant’è che la voce dell’apparizione si sparge, e la popolazione collega quanto accaduto al piccolo con le affermazioni di Santa Bonifazi, una donna che, prima di morire, un anno prima, andava affermando con forza che “la Madonna avrebbe voluto essere onorata in quella sua piccola chiesa“.
Alcuni erano scettici ed inclini alle dicerie, finché poi, a partire dal marzo 1862, avvengono una serie di miracoli che tolgono a tutti ogni dubbio, e il racconto del bambino è così comprovato.
Tra i molti miracoli concessi dalla Vergine, uno è quello ad un giovane malato del luogo, Giovanni, che sta lottando per la vita. Appena mette piede nel tempietto, il ragazzo guarisce immediatamente.
Il giovane Federico, all’età di vent’anni, entra come fratello laico nella Congregazione dei padri Somaschi, dove rimane fino al giorno della sua morte.
La chiesetta di San Bartolomeo diventa poi un Santuario, consacrato il 12 settembre 1881 dall’arcivescovo di Spoleto.
Santa Maria, Madre di Dio e Madre nostra,
mentre ci presenti e ci doni il tuo Figlio Gesù,
con sollecitudine materna ripeti a ciascuno
l’esortazione che rivolgesti un giorno
al piccolo Righetto: “Sii buono!”.
Tu ci chiami così ad imparare la vita buona e bella del Vangelo,
che ci rende degni di chi ci ha preceduti
e maestri di quelli che verranno,
ci vincola alla fratellanza tra noi
e ci fa figli sinceri della Chiesa.
Aiuto dei cristiani,
domanda per noi la grazia di essere veri seguaci del tuo Figlio,
mantieni integra e solida la nostra fede,
rafforza la nostra speranza,
fa? risplendere la nostra carità.
Con te, figlia e ancella del Padre,
vogliamo accogliere la Parola e metterla in pratica.
Per mezzo di te, Madre e discepola di Cristo,
vogliamo camminare sulla via del Vangelo
Guidati da te, sposa e tempio dello Spirito Santo,
vogliamo diffondere attorno a noi consolazione e speranza.
Madonna della Stella, che ci sei stata donata
come Madre di immensa carità,
ricordati di tutti noi, tuoi figli:
accogli la nostra preghiera,
brilla come luce sul nostro cammino
ed accompagnaci all’incontro gioioso
con il tuo Figlio Gesù
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
+ Renato Boccardo
Arcivescovo di Spoleto-Norcia
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