La Chiesa, oggi, commemora la Natività di Maria Santissima. Si tratta di una delle principali memorie liturgiche che rientrano nelle festività mariane.
Una festa che è nata in Oriente ma che è stata, poi, introdotta nella Chiesa d’Occidente da papa Sergio I. Accanto a questa festività si unisce anche quella della antica devozione a Maria Bambina, devozione questa che si è sviluppata in varie parti d’Italia, in particolare del 1960 in poi.
Negli anni fra il 1720 e il 1730 una monaca francescana di Todi, suor Chiara Isabella Fornari, realizzò per devozione personale alcuni graziosi simulacri in cera di Maria neonata avvolta in fasce. Una di queste effigi nel 1739 fu donata alle suore Cappuccine di Santa Maria degli Angeli in Milano.
La devozione per la Madonna bambina
La festa della Natività della Beata Vergine Maria, insieme a quella del Nome di Maria, è fra le più sentite festività mariane. La devozione popolare si è propagata, come dicevamo, nel corso del tempo, portando così alla quasi “necessità” di porsi in preghiera davanti alle tante sacre immagini che rappresentano la Madonna in fasce.
La storia di una di questa sacre immagini, come dicevamo, la ritroviamo proprio a Milano. Dopo che la statua fu donata alle suore Cappuccine, dopo vari trasferimenti e vicissitudini, la statuetta approdò nella casa generalizia delle Suore di Carità di Lovere, in via Santa Sofia a Milano.
Qui divenne popolarissima, tanto che da allora fino ad oggi le suore di questa congregazione sono popolarmente chiamate “di Maria Bambina”. Alla Natività di Maria è anche intitolata una congregazione di suore francescane spagnole.
Preghiera alla Madonna Bambina
Dolce Bambina Maria,
che destinata ad essere madre di Dio
sei pur divenuta augusta sovrana
e amatissima madre nostra,
per i prodigi di grazie che compisti fra noi,
ascolta pietosa le mie umili supplice.
Nei bisogni che mi premono da ogni parte,
e specialmente nell’affanno che ora mi tribola,
tutta la mia speranza è in te riposta.
O santa Bambina,,
in virtù dei privilegi che a te sola furono concessi
e dei meriti che hai acquistati,
mostrati ancora oggi verso di me pietosa.
Mostra che la sorgente dei tesori spirituali
e dei beni continui che dispensi è inesauribile,
perché illimitata è la tua potenza sul cuore paterno di Dio.
Per quell’immensa profusione di grazie
di cui l’Altissimo ti arricchì
fin dai primi istanti del tuo immacolato concepimento,
esaudisci, o celeste Bambina, la mia supplica,
e loderò in eterno la bontà del tuo cuore. Amen