Preghiera a Maria, 9 settembre: due genitori fanno voto alla Madonna che li esaudisce

Una storia di grazia ma anche di dolore quella che accompagna la figura di Mirjam divenuta santa, conosciuta anche come la “Piccola Araba”, a cui apparirà la Madonna del Carmelo di Betlemme.

Chiesa Madonna del Carmelo a Betlemme
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Si tratta di una monaca dell’Ordine delle Carmelitane Scalze, nata tra Nazareth e Haifa, da una famiglia di rito greco-melchita cattolico.

I suoi genitori, un giorno, decidono di partire in pellegrinaggio fino alla grotta di Betlemme, camminando per ben 170 chilometri fino ad Alessandria d’Egitto. Il loro intento è quello di chiedere a Gesù Bambino il dono di una figlia, a cui avrebbero dato il nome della Vergine Maria, in segno di riconoscenza.

Il dono della piccola Mirjam

La loro richiesta viene accolta e arriva il dono immenso di una figlia tanto voluta e attesa, la piccola nasce, e le danno, come promesso, il nome “Miriam”. A soli due anni la piccola però rimane orfana sia di padre che di madre. I due muoiono a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro.

Lo zio paterno adotta la piccola Mirjam insieme al suo piccolo fratello Boulos. Riceve una buona educazione, ed ha la possibilità di ricevere la Prima Comunione a soli otto anni. Mirijam l’ha richiesta in maniera incessante. L’anno seguente, nel 1854, la piccola si trasferisce ad Alessandria di Egitto insieme allo zio.

Mirjam non sa né scrivere e né leggere. A dodici anni lo zio decide che deve fidanzarsi con il fratello della moglie, un giovane del Cairo. Le usanze del luogo prevedono questo tipo di prassi. La giovane però non vuole saperne di sposarsi, e lo dichiara apertamente. Il giorno della nozze, Mirjam sente la voce di Gesù che le sussurra all’orecchio parole dolci e soavi.

Tutto passa. Se tu mi regalerai il tuo cuore, sarò sempre con te”, dice Gesù alla donna. Tanto che un giorno decide di tagliarsi tutti i capelli. Questo la mette di fronte al pericolo di ricevere una vera tortura da parte degli zii, un martirio fisico e morale. Di tutto questo fa informare il fratello Boulos, per mano di un ex domestico dello zio che si sta dirigendo a Nazareth.

Questi, in risposta, la invita a passare all’Islam. Ma la risposta della donna è netta: “Sono figlia della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana. Con la grazia di Dio spero di perseverare sino alla morte nella mia religione, l’unica vera”. Questa risposta le provoca forti percosse. Viene colpita alla gola con la scimitarra, avvolta in un lenzuolo, abbandonata in una strada buia e nascosta.

Il dialogo con la Madonna del Carmelo di Betlemme

Nel momento in cui riprende conoscenza, si rende conto di essere finita in mezzo a una grotta. Una donna, una religiosa vestita di azzurro, l’ha salvata e la sta assistendo. Questa, con alcune semplici parole, le dice tutto quanto le sarebbe accaduto in futuro. Mirjam si convince che quella è la Madonna. Così comincia a celebrare ogni anno la festa della Natività della Beata Vergine, per ricordare quello speciale incontro che è avvenuto proprio l’8 settembre.

Maria di Gesù crocifissa
Maria di Gesù crocifissa – lalucedimaria.it

La Vergine, mettendola in guardia dalle tentazioni del demonio, le dice le seguenti parole. “Sii contenta anche se dovrai soffrire e soffri per Dio; Egli ti invia solo quello che è necessario, accettalo sempre per il bene”. L’invito è, quindi, quello di donarsi totalmente all’amore per il prossimo, e quello è il segno della strada che la donna avrebbe preso, verso la vita di convento.

A tredici anni diventa domestica per Alessandria, Gerusalemme e Beirut. Al Santo Sepolcro fa voto di castità perpetua. Cambia spesso destinazione perché cerca le famiglie più potere per poterle servire. Al punto da diventare mendicante per queste. Nel 1863, dal Libano finisce in Francia. Lì avverte la chiamata definitiva alla vita da consacrata.

Nel 1865 entra tra le suore di San Giuseppe dell’Apparizione. Ma alcuni fatti straordinari, legati alla sua vita spirituale, tra cui visioni e rapimenti, fanno pensare alle suore che sia più adatta a una vita contemplativa. Il 29 marzo 1867, a questi fatti straordinari, si uniscono anche le manifestazioni delle stimmate.

Pochi messi dopo, il 14 giugno, entra nel Carmelo di Pau. Il 27 luglio 1867 prende il nome di Maria di Gesù Crocifisso. La obbligano di imparare a leggere e scrivere, e nel 1879 viene inviata in India con altre carmelitane. Lì viene fondato il primo Carmelo a Mangalore. Il 21 novembre 1871 fa la professione religiosa, la prima a farlo in India.

Il dono delle stimmate

Le stimmate sanguinano sempre più forte, nonostante lei cerchi di nascondere tutto. Ma il suo lavoro diventa, in questo modo, sempre più difficile. Ci sono manifestazioni paranormali, tanto che il direttore spirituale crede sia posseduta dal diavolo e la rispedisce al suo convento di origine, in Francia.

Lì confida che il Signore voleva un Carmelo in Terra Santa, a Betlemme. Nel 1875 parte per l’Oriente, e giunge a Betlemme l’11 settembre. Il primo monastero carmelitano prende vita, sulla collina di Davide. Mirjam fa il progetto e dirige i lavori di costruzione. Il 24 settembre 1876 c’è l’inaugurazione del monastero.

La Santa Maria di Gesù Crocifissa vive in quel luogo gli ultimi anni della sua esistenza. Ha estasi, visioni, levitazioni, bilocazioni, stimmate, vessazioni e ossessioni. Progetta la fondazione di un Carmelo a Nazareth. Nonostante sia una illetterata, dà incredibili spiegazioni teologiche. E’ il frutto della sua comunione continua con il Signore, in dialogo con lo Spirito Santo, di cui ne diventa messaggera.

La canonizzazione della Santa

In un’estasi spiega che “è trascurata la devozione allo Spirito Santo“, e che “per questo c’è l’errore, la divisione, e mancano la pace e la luce”. La santa partecipa in estasi alla morte di Papa Pio IX e al conclave dell’elezione di Leone XIII.

La santità non consiste solo nella preghiera, nè nelle visioni o rivelazioni, nè nell’arte del ben parlare, nè nei cilizi o penitenze: è l’umiltà“, dice. “L’umiltà e la pace, e l’anima umile e serena, è sempre felice. E’ l’orgoglio che porta il turbamento”.

Beatificata da San Giovanni Paolo II il 13 novembre 1983, il 17 maggio 2015 è stata santificata da Papa Francesco in piazza san Pietro.

Madonna del Carmelo
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Preghiera alla Madonna del Carmelo di Betlemme

O Maria, Madre e decoro del Carmelo, a te consacro oggi la mia vita, quale piccolo tributo di gratitudine per le grazie che attraverso la tua intercessione ho ricevuto da Dio.

Tu guardi con particolare benevolenza coloro che devotamente portano il tuo Scapolare: ti supplico perciò di sostenere la mia fragilità con le tue virtù, d’illuminare con la tua sapienza le tenebre della mia mente, e di ridestare in me la fede, la speranza e la carità, perché possa ogni giorno crescere nell’amore di Dio e nella devozione verso di te.

Lo Scapolare richiami su di me lo sguardo tuo materno e la tua protezione nella lotta quotidiana, sì che possa restare fedele al Figlio tuo Gesù e a te, evitando il peccato e imitando le tue virtù. Desidero offrire a Dio, per le tue mani, tutto il bene che mi riuscirà di compiere con la tua grazia; la tua bontà mi ottenga il perdono dei peccati e una più sicura fedeltà al Signore.

O Madre amabilissima, il tuo amore mi ottenga che un giorno sia concesso a me di mutare il tuo Scapolare con l’eterna veste nuziale e di abitare con te e con i Santi del Carmelo nel regno beato del Figlio tuo che vive e regna per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

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