Il Natale si avvicina e Gesù vuole rinascere nei cuori di ognuno di noi. Accogliamolo con gioia e con fede con questa splendida preghiera.
San Giovanni XXIII ci ha donato queste straordinarie parole per aiutare a porci nella giusta tensione dell’attesa e vivere da veri cristiani il Santo Natale.
Eletto, con suo grande stupore il 28 ottobre 1958 come successore di Pio XII, Angelo Giuseppe Roncalli secondo alcuni storici doveva essere, con i suoi 77 anni, solo un papa di transizione.
Ma, come spesso accade, ciò che pensano gli uomini non coincide con il progetto di Dio. La sua straordinaria gentilezza, il suo buon umore e la sua immensa modestia, legate ad una grande esperienza nel campo diplomatico crearono un calore umano tale che i fedeli di tutto il mondo nutrirono sin da subito un affetto sconosciuto dai suoi predecessori.
Il suo grande carisma si palesò ai fedeli immediatamente. Giovanni XXIII si recò più volte nelle periferie verso quei lontani e quegli “ultimi” che proprio Cristo ci invita a non dimenticare. Innumerevoli le visite ai detenuti. Emblematica quella nel giorno di Santo Stefano del 1958 nel carcere romano di Regina Coeli. “Non potete venire voi da me, vengo io da voi”. Parole che scavarono un solco di amore nei cuori di credenti e non. Questo e molto altro ancora gli valse infine l’appellativo universale di Papa buono.
Affrettati o Gesù, eccoti il mio cuore; l’anima mia è povera e nuda di virtù, le paglie di tante imperfezioni ti pungeranno, ti faranno piangere; ma, o mio Signore, che vuoi? E’ tutto quel poco che ho. Mi commuove la tua povertà, mi intenerisce, mi strappa le lacrime. Gesù, abbellisci l’anima mia con la tua presenza, adornala con le tue grazie, brucia queste paglie e cambiale in soffice giaciglio al tuo corpo santissimo.
Gesù ti aspetto; oh, i cattivi ti rifiutano; fuori spira un vento glaciale… vieni nel mio cuore; sono poverello ma ti riscalderò più che posso; almeno, voglio che ti compiaccia del mio buon desiderio che ho di farti buona accoglienza, di volerti un gran bene, di sacrificarmi per te.
Alla tua volta, tu sei ricco, e vedi i miei bisogni; tu sei fiamma di carità, e mi purificherai il cuore da tutto ciò che non è il tuo Cuore santissimo; sei la santità increata, e mi ricolmerai di grazie fecondatrici di progresso vero nello spirito. Vieni, Gesù, ho tante cose da dirti! Tante pene da confidarti!
Tanti desideri, tante promesse, tante speranze. Ti voglio adorare, baciare in fronte, o piccolo Gesù, darmi a te un’altra volta, per sempre. Vieni, o Gesù, non tardare più oltre,
accetta il mio invito, vieni.
Papa Giovanni XXIII
Dalla modestia di uno straordinario Santo Pontefice prendiamo queste parole, facciamole nostre ed offriamole al nostro Signore Gesù Cristo meditandole con fede. Preparandoci così, in preghiera, ad accoglierlo ancora una volta nei nostri cuori così sofferenti per questi difficili tempi che stiamo attraversando
Cristiano Sabatini
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