Si è sfiorato il dramma, evitato solo grazie alla prontezza di riflessi e all’attenzione amorevole per i propri alunni, che hanno fatto si che le cose andassero a finire in maniera diversa.
La giovane studentessa aveva infatti preso un brutto voto e questo l’aveva mandata in crisi. Come noto, oggi per i giovani le difficoltà sembrano spesso essere insormontabili, complice una pressione sociale e dir poco estrema e una solitudine esistenziale causata da un vuoto di valori e di comunità che difficilmente la società dei consumi e del narcisismo dei social network riescono a colmare.
Tutto comincia con un brutto voto
Tutto è cominciato infatti in classe, un normale sabato mattina, presso l’istituto tecnico industriale “Caramuel” di Vigevano. L’interrogazione di matematica, per la giovane, non va affatto bene. Era solamente la prima ora, e al termine del colloquio con il prof. chiede di andare in bagno. I minuti però scorrono e la giovane non torna in classe.
La docente, insospettita, comincia ad allarmarsi. Conoscevano la ragazza, il suo stato d’animo talvolta manifesto e altre celato, così si è rivolta, sommessamente, ai bidelli. In quel momento passava in corridoio anche il prof. Emilio Bocca Corsico Piccolino, insegnante nel laboratorio di fisica che era uscito di poco dall’aula.
“Mi sono unito alle ricerche portando con me alcuni ragazzi di prima. Ero particolarmente preoccupato perché conosco quella ragazza: è anche una mia alunna, ha un carattere fragile. Abbiamo avvisato il dirigente scolastico, Matteo Loria, poi ci siamo divisi”, ha raccontato l’uomo.
Le ricerche furiose fino al ritrovamento
Uno studente riesce ad avvistare la compagna, che si trovava sulla finestra al secondo piano. “In questa scuola io non solo insegno, ma ho anche studiato. Conosco la struttura come le mie tasche. Ho preso la strada più rapida possibile e dal corridoio sono entrato in quest’aula in disuso, dove non va mai nessuno. La ragazza era lì, sola”, racconta ancora il docente.
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59 anni e un passato da capo scout, conosce la scuola ma anche e soprattutto le difficoltà della vita e il cuore dei giovani. Appena raggiunta la giovane, ha evitato movimenti bruschi e ha detto alla ragazza, con il sorriso, di stare tranquilla. “Mi manda la tua insegnante: ha detto che vuole cambiarti il voto. Vieni, andiamo insieme“.
Da lì, raggiunge il braccio della ragazza e la prende di peso. In quel momento, la giovane viene portata in salvo. Stava per gettarsi dalla finestra, in preda al dolore per quel voto negativo, ma soprattutto nel vuoto che si era creato nella propria vita. Stava per farla finita, con tutti e con tutto, soprattutto con la vita. L’intervento tempestivo del prof. però ha cambiato la storia in corso d’opera.
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Subito la ragazza è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Vigevano in via precauzionale, e sul posto è intervenuta la polizia locale. “Non so se il mio intervento ha davvero salvato una vita, forse non sarebbe successo niente di brutto, e quella studentessa sarebbe rientrata in classe da sola”, ha raccontato il docente. “Poi però, per tutto il fine settimana, amici e colleghi non hanno fatto altro che telefonarmi e congratularsi. Ancora faccio fatica a dominare l’adrenalina, quando ci ripenso“.