Quest’anno il presepe di piazza San Pietro sarà prodotto a Castelli, in provincia di Teramo, affiancato da un albero di Natale che arriverà da Kočevje, in Slovenia.
Il presepe, monumentale, sarà realizzato in ceramica e l’albero sarà alto ben 28 metri. Non si conosce ancora come si svolgeranno le celebrazioni natalizie in Vaticano e di Papa Francesco. Ma le decorazioni di piazza San Pietro restano una certezza. Queste resteranno esposte fino a domenica 10 gennaio 2021, conclusione del Tempo di Natale e festa del Battesimo del Signore.
Dal punto di vista delle celebrazioni natalizie del Papa, è già noto che non ci saranno ambasciatori accreditati presso la Santa Sede a partecipare. Ci si immagine quindi Messe con numero ristretto di fedeli. Ma ancora di certo non c’è nulla.
“Quest’anno ancor di più del solito, l’allestimento del tradizionale spazio dedicato al Natale in Piazza San Pietro vuole essere un segno di speranza e di fiducia per il mondo intero!“, ha spiegato il Governatorato dello Stato di Città del Vaticano.
Un allestimento che perciò “vuole esprimere la certezza che Gesù viene in mezzo al suo popolo per salvarlo e consolarlo. Un messaggio importate in questo tempo difficile a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19”.
L’inaugurazione avverrà il prossimo 11 dicembre con una cerimonia ristretta in ossequioso rispetto delle norme anti-contagio. A questa parteciperanno il presidente e il segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ovvero il Cardinale Giuseppe Bertello e il Vescovo Fernando Vérgez Alzaga.
Nella mattina, Papa Francesco riceverà le delegazioni delle due cittadine che forniranno presepe e albero, che presenteranno ufficialmente i doni. La cittadina italiana di Castelli è infatti molto nota per la produzione di ceramiche, che risale al sedicesimo secolo.
Le statue di ceramica del presepe che verrà installato a piazza San Pietro saranno a grandezza maggiore di di quella naturale. Il Presepe Monumentale è un simbolo culturale dell’Abruzzo, e l’opera specifica, in una collezione di 54 statue di cui sono alcune saranno esposte, venne realizzata dagli alunni e dai docenti dell’Istituto d’arte “F.A. Grue”, attuale liceo artistico statale per il design.
Le sculture, con “forti richiami alla storia dell’arte antica, dell’arte greca, di quella sumerica, e di quella egizia”, oltre che a quella locale abruzzese, saranno quelle dei magi, dell’angelo con con le ali aperte e infine di Gesù, Maria e Giuseppe. Lo stesso presepe venne esposto in passato ai mercati di Traiano a Roma o a Gerusalemme, Betlemme e Tel Aviv.
Per ciò che invece concerne l’albero, proverrà dalla cittadina sul fiume Rinža, da un territorio cioè quasi totalmente ricoperto di foreste. L’abete rosso che verrà installato a piazza San Pietro, un peccio, è cresciuto in uno dei siti di primordiali presenti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, la foresta vergine Krokar.
Quella dell’abete natalizio, anche se pochi lo sanno, è una simbologia che nasce nel mondo germanico durante il Medioevo e che, in quanto sempreverde che non muore, rimanda a Cristo. Mentre il Presepe, come noto, iniziata da San Francesco d’Assisi, è stato omaggiato quest’anno da Papa Francesco con una lettera intitolata “Admirabile Signum“.
Quest’anno infatti, di fronte alla crisi del Coronavirus e alle tante difficoltà che si vivono nel mondo, dove oltre alle guerre si è aggiunta una crisi economica internazionale e lo spettro del terrorismo, il Natale sarà un momento di forte rinascita personale e collettiva.
Quest’anno infatti anche chi è abituato a vivere le feste natalizie con pressapochismo e scarsa partecipazione sarà chiamato a fare esperienza, nel profondo del proprio cuore, della nascita di un Bambino, Gesù, che ha donato la salvezza al mondo intero.
Giovanni Bernardi
Fonte: Acistampa
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