Il presepe è il simbolo del Natale. La rappresentazione della Natività di Gesù ha sempre colpito gli uomini di tutto il mondo, anche i reali.
In pochi sanno che anche la famiglia dei Borbone aveva un proprio presepe. Un’opera d’arte di inestimabile valore è, oggi, esposta alla Reggia di Caserta.
Presepe: anche i Borboni amavano costruirlo
Il presepe, la Natività di Gesù, il Mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio: questi sono gli elementi principali del Santo Natale. Una festa da un lato, ma anche un momento di preghiera intenso, di ascolto, di meditazione. Costruire, creare il presepe nelle proprie case avvicina soprattutto i più piccoli al mistero del Natale.
Ma pochi sanno che, anche le antiche casate reali, amavano avere il presepe nei loro appartamenti durante il periodo di Natale e tramandare la tradizione del presepe stesso anche a tutte le generazioni.
Alla Reggia di Caserta, la storia narra che il Re Carlo di Borbone, insieme a sua moglie Maria Amalia di Sassonia, commissionarono per la prima volta l’allestimento del presepe all’interno degli appartamenti reali.
Una tradizione che, poi, è stata portata avanti anche dal figlio, Ferdinando II di Borbone, il quale, ogni anno, era solito trovargli una sala per allestirlo sempre più grande. Tanto da arrivare, nel 1844, a farlo allestire nella sala più grande della sua Reggia.
Un’installazione imponente, che coinvolgeva anche i reali
“Ogni Natale veniva allestita una imponente installazione, a cui partecipavano non solo molti artisti di corte ma anche gli stessi sovrani” – si legge nei documenti presenti alla Reggia di Caserta. Lo stesso re Carlo di Borbone era solito disegnare i pastori del suo presepe e, qualche volta, anche crearli lui stesso, intagliandoli nel sughero.
Il presepe dei Borbone: il re costruiva i pastori, la moglie gli abiti
La sua consorte e le sue figlie, invece, erano dedite al ricamo e al cucito degli abiti che gli stessi pastori portavano. Erano abiti in seta ed ora, molto simili a quelli che indossavano gli stessi reali.
Un presepe che ha visto la tradizione rinnovarsi ogni anno, non solo durante la dinastia e la dominazione Borbonica nel Meridione d’Italia. Dall’unità d’Italia, sino al 1984, il presepe borbonico alla Reggia di Caserta è sempre stato presente ed allestito, anche se di dimensioni molto più ridotte.
Fino all’anno 1985, quando ben 691 esemplari furono trafugati da Caserta e ritrovati, qualche tempo dopo (ma non tutti i pezzi) a Palermo.
Oggi è conservato, nella sua totalità ed interezza, nella Reggia di Caserta
Negli ultimi anni, invece, il presepe dei Borbone è tornato alla sua magnificenza, in tutti i suoi pezzi e, soprattutto, in tutta la sua grandezza. È conservato, infatti, all’interno della Reggia stessa, in una teca di cristallo in tutta la sua superficie, 20 metri quadrati. Restaurato e pulito in ogni sua parte, è oggi anche visibile al pubblico.
In questo periodo di pandemia, e in un momento in cui ci apprestiamo a vivere il Natale un po’ in sordina e, in alcuni casi, lontano dai nostri affetti familiari, guardare al presepe ci fa comprendere ed apprezzare ancora di più l’immenso amore di Dio per noi e che, ogni anno, nonostante tutto, sceglie di venire nei nostri cuori.
Fonte: vesuviolive.it
ROSALIA GIGLIANO