L’argomento del momento è sicuramente la formazione del nuovo governo. Fino a sabato sembrava che Lega e Movimento 5 Stelle avrebbero finalmente governato il Paese con Giuseppe Conte come premier, ma il veto del Presidente della Repubblica sulla nomina di Savona come Ministro dell’Economia ha fatto saltare tutto. Conte ha rinunciato all’incarico, Salvini e Di Maio hanno urlato all’errore, con quest’ultimo che ha proposto persino l’impeachment ai danni di Mattarella (messa in stato d’accusa previsto dalla Costituzione per reati gravi come tradimento alla Costituzione).
L’indignazione dei pentastellati e dei leghisti per il veto posto dal Presidente della Repubblica ha portato ad una dura reazione dei social, con utenti pronti ad insultare ed inveire contro Mattarella, accusandolo di aver tradito la volontà degli italiani. A sostegno di questa ipotesi è stato condiviso anche un video in cui il presidente spiega ad un bambino che in caso di presentazione di una legge a lui non gradita, l’unica cosa che può fare è ratificarla, poiché non è compito suo legiferare ma del parlamento scelto dagli italiani. Nel video in questione Mattarella spiega al bimbo, inoltre: “Anche se la penso diversamente, sono obbligato a firmare poiché devo rispettare la Costituzione. La scelta delle leggi spetta al governo ed oppormi andrebbe contro la Costituzione”.
Dopo aver detto al bambino ed ai presenti che solo nel caso in cui la legge contrasti palesemente con la Costituzione può intervenire, conclude affermando: “Sarebbe un guaio se ognuno pensasse che le proprie idee personali possano prevalere sulla Costituzione, la Repubblica non funzionerebbe più”.
Impeachment e video di Mattarella
Ora qualcuno potrebbe pensare: “Presidente ma non aveva detto che…?”, ma si tratterebbe di un mera strumentalizzazione delle parole di Mattarella. Nel video in questione, inoltre, il Presidente della Repubblica si riferisce all’approvazione delle leggi e non di un nuovo governo. Per quanto riguarda, infatti, la posizione espressa nei confronti di Savona non siamo di fronte ad una forzatura della Costituzione, tant’è vero che persino chi aveva parlato di messa in stato d’accusa, il Movimento 5 Stelle, in queste ore ha fatto dietrofront ed ha aperto ad una nuova collaborazione con Mattarella. A differenza di quanto si possa pensare, il Presidente della Repubblica non ha bloccato la formazione del nuovo governo, ma è stato il premier designato ad aver rifiutato l’incarico.
Luca Scapatello