Prete “No vax”: scoppia il caso | Ma qual è il vero pericolo che si incorre alla Messa?

Da giorni si parla del sacerdote che avrebbe fatto un’omelia “no vax” facendo uscire i fedeli dalla chiesa, nonostante non sia chiaro cosa abbia detto. Il risultato di tutto, purtroppo, è di mettere in secondo piano ciò che conta davvero. 

Questa, infatti, sembra non fare notizia per il mondo, molto più intenzionato a indagare la posizione di un sacerdote sul tema dei vaccini.

Don Tarcisio Colombo – photo web source

Tutto riporta al 31 dicembre, durante la celebrazione di fine anno, nella parrocchia di San Vittore Martire di Casorate Primo, provincia di Pavia e diocesi di Milano. Alcuni fedeli avrebbero lasciato la chiesa durante l’omelia del parroco. La ragione? Un disaccordo su quanto il sacerdote avrebbe affermato a proposito dei vaccini, o meglio, delle misure prese dal governo per contrastare la pandemia.

Il caso e le parole del sacerdote

Il sacerdote, don Tarcisio Colombo, durante l’omelia per la messa vespertina del 31 dicembre ha fatto il bilancio dell’anno trascorso, al termine di cui si recita il Te Deum per l’anno che si conclude.

Nel suo intervento, il religioso si è focalizzato su due di quelli che a suo avviso sono stati i principali drammi: gli attacchi contro i cristiani e la pandemia, verso cui ha mostrato dubbi, sulla comunicazione e sulla gestione della stessa. Come anche sull’obbligo vaccinale.

Tanto sarebbe bastato per fare alzare dal proprio posto alcuni fedeli, una decina, che hanno cominciato a parlare a voce alta invitando altre persone ad uscire dalla Chiesa, tentando di interrompere così bruscamente la celebrazione.

I parrocchiani indispettiti, ma ciò che conta di più è l’unita nel Signore

Pare che si tratti di volti noti della parrocchia che non condividono il sentire del parroco su temi sociali. Di certo, non è questo ad essere sufficiente per mettere in secondo piano la Parola di Cristo, e soprattutto l’unità tra i fratelli.

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Ci si reca a Messa, infatti, non per affrontare questioni politiche o sociali ma per guardare Lui, il Bambinello che nasce nella notte di Natale per portare la salvezza all’umanità intera. É infatti Lui che ci libera da peccati e miserie, nient’altro.

Il sacerdote si è difeso dalle critiche affermando che “nella vita bisogna sapere ascoltare anche chi ha un’opinione diversa dalla propria. Se in questa fase storica si dice qualcosa di diverso sulla pandemia rispetto al sentire comune si viene additati come “no vax””.

La parrocchia di San Vittore Martire di Casorate Primo
La parrocchia di San Vittore Martire di Casorate Primo, provincia di Pavia ma diocesi di Milano – photo web source

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Anche la Curia milanese ha cercato di smorzare la questione spiegando che la posizione della Chiesa è sempre stata a favore dei vaccini e che si tratta del caso isolato di un sacerdote. Tutto questo, facendo passare in secondo piano il vero messaggio del Natale, l’annuncio cristiano di Salvezza e di pace per tutti: ciò che veramente conta. 

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