Una ricorrenza per celebrare e ringraziare coloro che hanno fondato la famiglia e continuano a sostenerla.
In prossimità della festa liturgica dei santi Gioacchino ed Anna, è stata istituita una Giornata che celebra le radici delle nostre famiglie.
Esattamente il prossimo 25 luglio sarà la Prima Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani, voluta da Papa Francesco e promossa dal Dicastero dei Laici, famiglia e Vita. Un momento per celebrare e ringraziare coloro che hanno fondato la famiglia e continuano a dare il loro supporto ed il loro aiuto, comunque, in ogni circostanza.
Quando si pensa i nonni, si pensa agli Angeli della famiglia. Ed in fondo è così, tanto che li si festeggia il 2 ottobre, proprio in occasione della festa degli Angeli Custodi. Ma Papa Francesco ha voluto di più e, come aveva annunciato al termine dell’Angelus, lo scorso 31 gennaio, ci sarà una Giornata Mondiale degli anziani.
Detto fatto. Il prossimo 25 luglio sarà celebrata la “Prima Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani”. L’annuncio è stato dato dal Dicastero dei Laici. Un giorno speciale e particolare, da celebrarsi in prossimità della festa dei nonni di Gesù, i Santi Gioacchino ed Anna.
Una giornata che avrà un tema e uno slogan: “Io sono con te tutti i giorni”, frase di Gesù tratta dal Vangelo di Matteo. Come il Signore è sempre accanto a noi in goni momento della nostra vita, così lo sono anche i nonni e gli anziani tutti. E, come loro si prendono cura, specialmente dei bambini, anche noi dobbiamo festeggiarli, perché sono le radici, gli alberi forti e secolari delle nostre famiglie.
“Non trascuriamo gli anziani. Essi non è che non sono produttivi, ma sono il vero segno della presenza di Dio fra noi. Gli anziani sono il nostro passato e rappresentano i pilastri della nostra società. Essi sono la tradizione, sono le nostre radici. Dobbiamo pensarli un po’ come quell’albero dal quale siamo nati noi, che siamo i frutti. Se non ci fossero stati loro, noi oggi non saremmo qui” – ha, più volte, detto il Santo Padre.
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La decisione di avere come slogan questa frase è partita proprio dalla necessità di far comprendere che gli anziani non sono soli, ma la Chiesa e il Signore sono sempre con loro, specialmente in questo difficile momento storico.
Un momento di preghiera forte e speciale allo stesso tempo, che ci fa porre l’attenzione su una categoria molto spesso lasciata ai margini della società, ma che in realtà è il suo cuore pulsante.
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ROSALIA GIGLIANO
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