Atti eseguiti in maniera violenta e sacrilega, altri con l’appoggio complice persino della Chiesa, e altri restano contornati da un alone di mistero, come è successo in quest’ultimo caso.
Tristemente profanata da un video musicale di parecchio sopra le righe che sconfina nel sacrilegio.
Purtroppo sono sempre più numerosi gli atti di profanazione delle Chiese. È quanto avvenuto nella Cattedrale di Toledo, tanto che l’arcivescovo di Toledo Francisco Cerro ha convocato la Chiesa a un atto di riparazione collettiva.
Ci sono zone, territori, periodi storici in cui questo attacco alla Chiesa, e queste continue profanazioni sono particolarmente violente, intense e odiose. Il caso francese ne è una dimostrazione. Un report spiega infatti che in un anno, nel 2018, ci sono stati oltre mille atti anticristiani tra furti di ostie e assalti ai cimiteri.
Le terribili profanazioni dietro cui c’è il demonio
Atti terribili dietro cui, formalmente, ci sono attacchi di matrice jihadista, ma anche sfide tra giovani e satanismo. Insomma, in una parola, c’è purtroppo il demonio che agisce in un maniera sempre più ostile e indisturbata.
Trafugazioni e violazioni dei tabernacoli, devastazioni sacrileghe, ostie frantumate, statue e pareti persino cosparse di escrementi in tutto il Paese fanno preoccupare e non poco i cristiani. Lo stesso dovrebbe accadere anche per le autorità civili, che di fronte a tali eventi dovrebbero dispiegare forze in direzione contraria, ma purtroppo non sembra essere finora l’intenzione.
I tanti casi parlano di violenze ma anche di colpevoli complicità
Per non parlare poi di brutali assassini, come quello accaduto il 26 luglio 2016 in Normandia a padre Jacques Hamel, assassinato nella Chiesa Saint-Etienne, a Saint-Etienne-du-Rouvray. Ma come avviene ogni giorno in molti luoghi in cui la Chiesa è perseguitata.
Oltre a questo però ci sono anche casi terribili in cui, purtroppo, complici di queste profanazioni sono i religiosi stessi, o membri della Chiesa cattolica che, probabilmente, in cuor loro pensano di fare “cosa buona”, eppure si espongono in maniera assolutamente dissacratoria, fino al limite della blasfemia.
Cosa accadde nella cattedrale di Vienna per mano del cardinale
Basta pensare al caso del concerto pro-LGBT che il cardinale Christoph Schönborn ha permesso nella cattedrale di Vienna, condannato per fortuna da alcuni altri vescovi, come monsignor Andreas Laun. Il cardinale Schönborn, dopo avere dato l’autorizzazione all’evento blasfemo nella principale cattedrale della capitale austriaca, ha persino partecipato allo stesso, il 30 novembre 2019, generando uno scandalo di enormi proporzioni.
“Penso solo che il silenzio possa essere anche peccato. Ecco perché la mia risposta a questo evento nella Casa di Dio è solo un grande NO. NO e NO di nuovo”, è quanto scrisse in seguito a quell’evento l’ex vescovo ausiliare di Salisburgo, Andreas Laun.
La desolazione di tanti cattolici di fronte a quei fatti blasfemi
“Ho pensato al lamento di Geremia di fronte ai peccati del popolo: E con questo venite a stare davanti a me in questa casa su cui viene proclamato il mio nome, e dite: Siamo salvi, e poi continuate a perseguire tutti quegli abominii. Questa casa, sulla quale si proclama il mio nome, è diventata ai tuoi occhi una tana di ladri”, scrisse ancora monsignor Laun.
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“Forse dovremmo dire: un luogo di piacere che Dio non ama. E ho pensato alla pulizia del tempio, a come Gesù non tollererebbe nel tempio né mercanti, né innocue colombe”. Quell’evento venne definito dall’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, il battagliero arcivescovo Carlo Viganó, come “provocazione omoerotica e blasfema”.
Tra Sanremo e idoli pagani si è ormai assuefatti al male
Anche in quel caso venne organizzato, addirittura durante lo svolgersi del concerto, un Rosario di riparazione al di fuori dalla cattedrale risalente al quattordicesimo secolo. Un altro evento secondo molti giudicato alla stessa stregua è la processione con la statua dell’idolo pagano Pachamama, nel periodo del Sinodo amazzonico di ottobre, all’interno di una chiesa poco distante da San Pietro.
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L’apice della blasfemia per, avvenuta nel nostro Paese, non riguarda una chiesa ma il palco di una delle manifestazioni nazional-popolari più seguite, e capace di generare più diffusione di questo messaggio profondamente contrario al volere di Dio testimoniato dalla Chiesa. Si tratta del palco di Sanremo, dove ormai da diversi anni stiamo assistendo a manifestazioni con idee, concetti e immagini piuttosto blasfeme.
Il video dello scandalo che profana pesantemente la cattedrale
A qualcuno verrà in mente quella invocazione, da alcuni giudicata satanica e satanista, della comica Virginia Raffaele sul palco dell’Ariston, ma nonostante le denunce la situazione è andata degenerando negli anni seguenti. L’immagine di Fiorello con in testa una corona di spine e di Achille Lauro vestito da drag queen, che si abbracciavano divertiti, ha infatti disgustato e scandalizzato non pochi, tra quelli che dubitano della buona fede dello show-man siciliano e quelli che pensano che il palco dell’Ariston non sia un luogo adatto al trapper e cantante romano.
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In quest’ultimo caso, però, intorno all’atto blasfemo pare ci sia una sorta di alone misterioso. Nella cattedrale è infatti stata registrata a insaputa, si dice, dello stesso vescovo, una registrazione di un video del rapper Tangana con la cantante Nathy Peluso, in cui non solo si vedono effusioni erotiche all’interno del luogo sacro, ma gli stessi sacerdoti e la fede cristiana nel suo complesso vengono pesantemente irrisi.
Il vescovo si dice all’oscuro e ora invoca atti di riparazione
Si mostrano infatti nel video i due artisti ballare in atteggiamenti sensuali e provocanti, in una danza profana, mentre il clero li spia con fare assolutamente ridicolo. L’arcivescovo Francisco Cerro, che si è dichiarato del tutto “all’oscuro” del progetto, “si rammarica profondamente” e “disapprova le immagini”.
Lo stesso religioso ha anche convocato la Chiesa diocesana a una celebrazione nella Cattedrale del Primate domenica prossima, 17 ottobre, in occasione dell’apertura della fase diocesana del Sinodo dei Vescovi. Nell’atto di convocazione si legge: “A seguito dei recenti avvenimenti, voglio aggiungere a questa celebrazione un invito alla conversione, alla riparazione dei peccati e alla purificazione che questo tempo di grazia e di rinnovamento interiore richiede, e che realizzeremo in uno speciale atto penitenziale della Messa”.
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Ci si chiede però come sia stato possibile tutto questo, e come ci si sia arrivati. In ogni caso, si registra ormai la triste assuefazioni a eventi di questo genere, talmente ripetitivi che praticamente non scandalizzano più nemmeno, essendo diventati la norma. Se non fosse che si tratta di eventi assolutamente drammatici e molto problematici e preoccupanti. C’è bisogno di pregare, ogni giorno, con grande fede e intensità, per riparare a queste continue profanazioni.