Un episodio profetico poco conosciuto, è raccontato in prima persona dal Santo frate di Pietrelcina: Gesù gli è apparso rivelandogli aspetti della vita dei sacerdoti che sono causa di molto dolore.
Padre Pio ne rimane molto turbato e in un suo scritto rivolto al padre confessore, racconta di come lo stesso Gesù sia assai sofferente.
Nel corso della sua esistenza, il Santo Frate con le stimmate ha avuto modo di instaurare un dialogo con Gesù. E lo stesso Gesù gli è apparso, in particolare da giovane, facendogli porre l’attenzione su alcuni particolari aspetti della vita, anche e soprattutto di quella sacerdotale.
In un suo scritto, datato 7 aprile 1913, il giovane fra Pio scriveva al suo confessore di una particolare visione che aveva ricevuto e di come il Signore Gesù stesso gli avesse riferito di parlarne proprio al suo confessore. Padre Pio rimase turbato da quello che aveva visto ma, ancora di più, da come il Signore fosse deluso ed amareggiato da ciò che gli stava mostrando.
Padre Pio vede Gesù soffrire per i sacerdoti
Padre Pio racconta, infatti, di aver visto Gesù, nel suo apparirgli, agonizzante e molto sofferente. Era un venerdì e il santo frate era ancora a letto quando Gesù gli apparve. Era malconcio, agonizzante ed anche sfigurato. Il Frate, anche un po’ spaventato da tutto questo, si domandava perché Gesù gli apparisse così.
Il Signore gli mostrò tanti sacerdoti indegni di indossare la sacra veste. Tra essi c’erano sacerdoti regolari, ma anche secolari e, alcuni di questi, facevano parte delle gerarchie ecclesiastiche. Fra questi c’erano alcuni che parlavano, altri che celebravano Messa e altri che si stavano svestendo delle sacre vesti.
Gesù soffriva a questa visione. Allora il giovane Fra Pio gli chiese cosa stesse accadendo. Gesù non rispondeva, ma portò il suo sguardo e quello di fra Pio, ancora una volta, su questi sacerdoti. Il Signore era addolorato, stanco di vedere tutto ciò. Perciò, tolse lo sguardo da quei sacerdoti e lo rivolse a Padre Pio.
Due lacrime scendevano dai suoi occhi: “Si allontanò da quella turba di sacerdoti con una grande espressione di disgusto sul volto, gridando: “Macellai!” – scrive Padre Pio.
Poi al Santo Frate: “Figlio mio, non credere che la mia agonia sia stata di tre ore, no; io sarò per cagione delle anime da me più beneficate, in agonia sino alla fine del mondo” – continua.
Gesù parlava con Padre Pio quasi come ad un suo amico, confidandogli anche che la sua anima andava in cerca di qualche goccia di pietà umana, per lenire proprio questa sofferenza causatagli da questi sacerdoti indegni.
Padre Pio trascrive tutto
“L’ingratitudine ed il sonno dei miei ministri mi rendono più gravosa l’agonia. Ohimè come corrispondono male al mio amore! Ciò che più mi affligge è che costoro al loro indifferentismo, aggiungono il loro disprezzo, l’incredulità” – continuava Gesù verso Padre Pio che ha riportato nei suoi scritti quanto rivelato.
Da lì, poi, una particolare richiesta che il Signore fa al giovane Fra Pio, ovvero quella di scrivere ciò che ha visto e farlo leggere anche al suo padre provinciale, Fra Agostino. Padre Pio, addolorato da ciò che aveva visto ma, ancora di più lo era per Gesù: “Gesù purtroppo ha ragione di lamentarsi della nostra ingratitudine!” – scriveva nelle sue riflessioni.
Padre Pio aveva a cuore la sua Chiesa, non accettava di vedere soffrire Gesù a causa di coloro che adottavano comportamenti indegni per un ministro di Cristo. Un grido forte che proveniva direttamente dal Signore: è stato questo che ha turbato profondamente l’animo del santo Frate.
Gesù aveva ragione, e insieme al suo cuore soffriva quello del Santo Frate con le stimmate. Sono passati diversi anni da quella visione e la condizione purtroppo si è aggravata, un numero crescente di consacrati perde la via e trascina con sé tante anime. Per questo è tanto importante pregare per loro affinché non si perdano.