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La Profezia di Gioele e l’importanza del legame tra giovani e anziani

L’importanza dell’incontro e del dialogo tra le generazioni, tra giovani e anziani, in modo particolare all’interno della famiglia, è stata sottolineata in più occasioni da Papa Francesco. 

Una signora anziana abbraccia Papa Francesco

Tra queste, affacciandosi al balcone dell’arcivescovado di Rio de Janeiro il 26 luglio 2013, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù a cui sono accorsi migliaia di giovani speranzosi e in festa da tutti gli angoli del pianeta.

L’anniversario di un discorso storico

Francesco in quella giornata era ancora stato eletto da poco, e nel mondo la figura del Pontefice argentino venuta dalla fine del mondo aveva fortemente acceso i cuori suscitando fiducia e partecipazione intensa verso la missione del Vicario di Cristo. Quella di evangelizzare il pianeta portando la Parola di Dio riportata nei Vangeli.

Quello in Brasile era infatti il primo viaggio apostolico internazionale del Papa, che era stato nominato al Soglio petrino solamente il marzo precedente. Riprendendo il famoso Documento di Aparecida a cui Bergoglio aveva intensamente lavorato da cardinale, Francesco ricordò che “i bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l’esperienza e la saggezza della loro vita”.

La società ritrova il suo futuro guardando ai legami del presente

Lo ricorda Alessandro Gisotti su Vatican News, anticipando l’anniversario di un discorso storico che ha segnato la storia della cristianità e i cuori di ciascun fedele. In quella data Francesco, sottolineando che i santi celebrati sono i nonni di Gesù, Gioacchino e Anna, genitori della Vergine Maria, ha ricordato l’importanza della famiglia e dei legami tra generazioni.

Su questi legami infatti, la società imposta il suo futuro. Per questo, evangelicamente, è importante la trasmissione della memoria e di quel genere di affetti profondi che sono all’interno della famiglia è spesso possibile.

“I vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni”

Il tema del rapporto tra giovani e anziani e tra nonni e nipoti diventerà così una costante del Pontificato di Francesco. Tante le parole spese dal Pontefice sull’importanza del fatto che i giovani devono andare a trovare i loro nonni, stargli vicino, condividere con loro sogni e speranze.

Un anziano viene soccorso dai medici – sourceweb

Come scritto negli Atti, infatti, dal Profeta Gioele: “Negli ultimi giorni, dice il Signore, Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni” (Atti 2, 17).

La cultura dello scarto che va rifiutata con forza

Purtroppo però troppo spesso gli anziani sono vittime di quella cultura dello scarto fortemente criticata dal Pontefice argentino. A questa, i giovani sono chiamati ad opporsi con tutte le loro forze.

“Se i giovani sono chiamati ad aprire nuove porte gli anziani hanno le chiavi”, “non c’è avvenire senza questo incontro tra anziani e giovani; non c’è crescita senza radici e non c’è fioritura senza germogli nuovi”, disse il Papa il 2 febbraio 2018, in occasione della Messa per i Consacrati.

La vicinanza tra giovani e anziani che fa miracoli

“Mai profezia senza memoria, mai memoria senza profezia; e sempre incontrarsi”. Insomma, giovani e anziani sono chiamati a incontrarsi sul terreno della profezia. Anche durante il coronavirus, guardare avanti è stata la risposta giusta al baratro, nelle difficoltà, tra le paure e le incertezze. “Le chiusure non conoscono gli orizzonti, i sogni sì”, disse una volta il Papa.

Per guardare i nostri orizzonte, paradossalmente, bisogna rivolgere lo sguardo al nostro prossimo, i giovani verso i nostri anziani e viceversa. Quella della vicinanza, infatti, è un bene che diventa ancora più importante in un momento difficile come quello della pandemia. Perché come ha spiegato ancora una volta il Papa: “La vicinanza fa miracoli. Vicinanza a coloro che soffrono, vicinanza ai problemi e vicinanza tra giovani e anziani”.

Giovanni Bernardi

fonte: vaticannews.va

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