C’è chi sostiene che siamo già nella quarta ondata Covid, chi invece attende di capire cosa accadrà fra pochi mesi.
il dottor Massimo Bassetti photo web sourceLa pandemia continua ad avanzare, a fronte anche della Variante Delta. La campagna vaccinale ha ripreso il suo ritmo, incoraggiata, forse, anche dalla necessità dell’uso del Green Pass. Ma gli esperti iniziano a guardare al prossimo autunno, come un periodo di allerta e da non sottovalutare.
Sono le “previsioni” che alcuni dei virologi che abbiamo imparato a conoscere in questo anno e mezzo di pandemia, hanno fatti. A fronte di una possibile immunizzazione dell’80% dei vaccinati, c’è anche il pericolo che la Variante Delta possa avere il sopravvento.
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie guarda alla variante del Covid (e alle altre che sono in agguato) con preoccupazione, associando loro una maggiore e più facile trasmissibilità. L’OMS ha, infatti, dimostrato che la variante Delta è dominante nella maggior parte dei 19 su 28 Paesi che sono riusciti a sequenziarla.
E allora, cosa accadrà nei prossimi mesi? Sarà la Delta e il suo ceppo quello dominante: “I contagi aumentano di più di quanto ci aspettavamo […] Rispetto ad un anno fa, la situazione non è assolutamente paragonabile per tante ragioni e non solo per il vaccino: venivamo da un lockdown lungo, c’era una velocità di tracciamento diversa così come il numero dei tamponi, io non confronterei i due periodi” – ha dichiarato, in un’intervista al quotidiano Il Giornale, il dottor Massimo Bassetti, direttore Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino.
“I contagi stanno aumentando perché abbiamo allentato, giustamente, le misure di contenimento che avevamo prima, è tutto riaperto e c’è una maggiore circolazione di persone soprattutto quelle meno vaccinate, cioè i giovani, e la variante Delta circola maggiormente, è un virus che si trasmette più velocemente” – continua Bassetti.
Ciò che conforta è che, da qualche settimana, non c’è un aumento dei ricoveri in terapia intensiva, come i precedenti periodi: “Almeno una parte, quella più delicata e fragile l’abbiamo messa in sicurezza con i vaccini” – conferma Bassetti.
Ma cosa accadrà in autunno alla ripresa delle attività, in primis la scuola? “Se continuiamo con questi numeri, arriveremo ad avere almeno tra i 50mila ed i 75mila contagi la settimana tendente ai centomila che non porteranno, probabilmente, ad un aumento significativo delle ospedalizzazioni ma, a quel punto, speriamo di avere almeno l’80% della popolazione vaccinata” – continua, ma con la speranza che la campagna vaccinale non rallenti.
E se così dovesse accadere? Ci sarà un lockdown per i non vaccinati: “Il non vaccinato rischia di finire in lockdown perché se dovesse esserci questa circolazione di virus, alcune attività ai non vaccinati dovranno essere precluse” – conclude Bassetti.
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ROSALIA GIGLIANO
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