La proposta “Salva bebè” è al Senato per l’approvazione definitiva.
Dopo diverse iniziative, di Società autorizzate e privati cittadini, volte a risolvere il problema degli abbandoni sui seggiolini delle auto, di tanti bambini che, così, hanno trovato la morte, finalmente anche il Governo prende seriamente a cuore il problema e sembra volerlo risolvere definitivamente.
Le avvertenze della proposta “Salva bebè” saranno obbligatorie dal prossimo Gennaio, per ogni bambino sotto i 4 anni.
Si tratta di nuovi seggiolini che i genitori dovranno adottare e che saranno dotati di un segnale acustico, che si attiva quando l’auto viene chiusa, ma il bambino rimane ancora seduto sul sedile posteriore.
La proposta di legge è di Giorgia Meloni: “È un grande onore per me dare il nome a una legge che salverà i bambini da un fenomeno, quello della distrazione genitoriale, che purtroppo colpisce tutte le società. Se questa legge riuscirà a salvare anche solo un bambino, sarà la mia soddisfazione più grande, come Parlamentare della Repubblica. Ringrazio tutti i colleghi, per aver contribuito con un voto all’unanimità a deliberare su questo argomento tanto delicato”.
Purtroppo, le cronache ci raccontano dei possibili blackout mentali che colpiscono alcuni genitori che, presi dalla vita frenetica o stressati dal lavoro incessante, dimenticano in auto i loro bambini, convinti di averli già portati al sicuro.
Quei bambini, chiusi per ore nell’abitacolo, che si arroventava per il calore del sole estivo, perdono la vita in una maniera atroce, mentre i genitori non riusciranno mai a farsene una ragione.
Ora, la proposta “Salva bebè” cercherà di non farlo mai più accadere.
Pare, dunque, che non rimanga che trovare il modo perché il provvedimento venga applicato, senza gravare sul budget dei genitori e senza creare delle speculazioni sulla vendita dei seggiolini stessi.
Si auspica che sia lo stesso Governo a trovare il modo di sostenere, anche economicamente, le famiglie coi bambini piccoli, per il buon esito del progetto.
Antonella Sanicanti