Che il Papa lasci la Santa Sede per raggiungere i fedeli, vicini e lontani, è il segno tangibile della volontà di voler toccare più cuori possibili, specialmente quelli che, forse, per varie ragioni, non potranno mai arrivare personalmente a Roma e seguire la Santa Messa in Vaticano o partecipare ad una delle sue udienze.
E così il nostro Pontefice si barcamenerà, nei prossimi mesi e oltre, tra l’Italia e i Paesi esteri, al fine di far sentire la sua presenza e la sua vicinanza.
La preghiera del Papa raggiungerà coloro che lo aspettano a braccia aperte, come quelli che ancora non conoscono né lui, né il Cristo Salvatore del mondo.
Come dice la sua agenda in queste ore, il 2 Novembre sarà al Cimitero americano di Nettuno; il 3 Novembre nella Basilica Vaticana, per le celebrazioni in suffragio dei Cardinali e dei Vescovi defunti nel corso di quest’ultimo anno; il 19 Novembre presiederà la “Giornata Mondiale dei Poveri” (da lui istituita durante il Giubileo della Misericordia); a fine Novembre, poi, partirà alla volta del Myanmar e del Bangladesh.
Papa Francesco avrà il tempo di ritornare in Italia per il periodo natalizio, celebrando, nella Santa Sede, l’8 Dicembre, la Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria; il 16 Dicembre, per l’Atto di venerazione all’Immacolata, sarà in Piazza di Spagna; il 12 Dicembre celebrerà, nella Basilica di San Pietro, la Messa per la Beata Vergine Maria di Guadalupe, Patrona dell’America.
Tutte le altre celebrazioni del Tempo di Natale avranno luogo, come al solito, nella Basilica Vaticana: la Messa della Notte del 24 Dicembre, come la Solennità dell’Epifania del Signore, il 6 Gennaio e, il 7 Gennaio, la Messa per il Battesimo di Gesù.
Durante questa celebrazione, nella cappella Sistina battezzerà alcuni bambini.
Successivamente, come annunciato dall’Ufficio per le celebrazioni liturgiche, Papa Francesco si preparerà a partire per il Cile e il Perù, in un pellegrinaggio che durerà dal 15 al 22 Gennaio 2018.
Nell’augurare al Pontefice “buon viaggio”, sempre, accompagniamo le sue “gesta” con la preghiera, perché siano sostenute dallo Spirito Santo di Dio e portino ottimi frutti di conversione.