Il cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, e l’arcivescovo di Dublino, monsignor Diarmuid Martin, hanno presentato, nella sala Stampa del Vaticano, il documento di Papa Francesco, riguardante l’evento che, dal 21 al 26 agosto del prossimo anno, si terrà proprio a Dublino: il IX Incontro Mondiale delle Famiglie, sull’argomento “Il Vangelo della Famiglia: gioia per il mondo”.
“La famiglia continua a essere buona notizia per il mondo?” -chiede il Papa. “La famiglia è il “sì” del Dio Amore. Solo a partire dall’amore la famiglia può manifestare, diffondere e ri-generare l’amore di Dio nel mondo.”.
Si auspica che le famiglie, e il mondo intero a partire da quel fondamentale nucleo, siano sempre pronte ad affrontare, giorno dopo giorno, un cammino unitario e cristiano che progredisca nell’amore vicendevole e costruttivo. Il Papa sottolinea ancora “quanto sia importante che le famiglie si chiedano spesso se vivano a partire dall’amore, per l’amore e nell’amore.”. “Come sarebbe migliore la vita familiare se ogni giorno si vivessero le tre semplici parole “permesso”, “grazie”, “scusa”. Ogni giorno facciamo esperienza di fragilità e debolezza, famiglie e pastori, abbiamo bisogno di una rinnovata umiltà che plasmi il desiderio di formarci, di educarci ed essere educati, di aiutare ed essere aiutati, di accompagnare, discernere e integrare tutti gli uomini di buona volontà.”.
Il prefetto del Dicastero ha ricordato quanto sia opportuno, sottolineando il documento del Papa, che il convegno, annunciato con largo anticipo, dia alle famiglie, in ogni parte del mondo, il modo “di approfondire la loro riflessione e la loro condivisione sui contenuti dell’Esortazione Apostolica post-sinodale Amoris Laetitia.”. “La preparazione di questo grande evento è importante in tutte le singole diocesi e nelle parrocchie, tanto quanto la celebrazione finale in Irlanda.”, come a far notare che senz’altro “l’evento può incidere davvero nella vita familiare, ecclesiale, culturale e sociale, mostrando visibilmente l’intensa comunione di tutto il popolo di Dio e di tutte le famiglie cristiane intorno al Papa”.
La realizzazione dell’incontro potrà così assumere davvero proporzioni gigantesche se, come dice l’arcivescovo di Dublino, “non intende essere solo un evento di passaggio, una celebrazione fugace degli ideali della vita della famiglia.”. “(Ma) un momento in cui l’intera Chiesa è chiamata ad approfondire la riflessione sull’insegnamento dell’Amoris Laetitia.”. “(la Chiesa) deve essere un luogo in cui le persone il cui matrimonio si trova in difficoltà o addirittura in fallimento non si sentano giudicate con durezza, ma possano fare esperienza del forte abbraccio del Signore che li può risollevare, per ricominciare a realizzare i propri sogni, anche se solo in maniera imperfetta.”.
“… persone provenienti dai contesti più diversi sono affascinate da Papa Francesco.”. “… anche coloro che non appartengono alla Chiesa apprezzano il suo desiderio di stimolare un vero rinnovamento della Chiesa e gli augurano di avere successo nella sua aspirazione”.
Ed è certamente questo che farà di quell’incontro un evento speciale e di testimonianza cristiana, agli occhi del mondo intero.