Il matrimonio è uno dei “luoghi” per eccellenza in cui si esprime la santità e nella storia sono molti gli esempi. Purtroppo però, proprio per questa ragione il diavolo oggi attacca il matrimonio come non mai.
Il demonio infatti non sopporta il matrimonio per delle ragioni ben precise, tuttavia ci sono dei rimedi da applicare di fronte al male.
Ad esempio, se guardiamo alle coppie sposate sante vediamo che queste presentano tutte caratteristiche simili tra loro, che possono insegnare molto alle coppie che vivono nel mondo di oggi. Sono infatti numerosi gli esempi di persone che si sono santificate attraverso il cammino del matrimonio: San Giuseppe e la Madonna, i Santi Gioacchino e Anna, ma anche molti altri, come i beati Luigi e Maria Corsini Beltrame Quattrocchi o i Servi di Dio Giovanni Gheddo e Rosetta Franzi.
La loro santità è stata segnata da un cammino duro e rigoroso in cui i momenti buoni si sono alternati a quelli molto meno buoni. Eppure Dio si è reso presente nelle loro vite fin dal momento in cui si sono scelti, manifestandosi in diverse modalità.
Per i genitori di Santa Teresina di Lisieux, ad esempio, è stata una voce interiore. Molte di queste coppia hanno ricreato una vera e propria Chiesa domestica, pregando insieme in diversi momenti della giornata e mettendo sempre al centro la Santa Messa, a cui si recavano prima dell’alba.
Lo stesso facevano con i figli, che accoglievano alla stregua di un dono degli Signore, con grande generosità. Dio in molti casi ha permesso a queste coppie di avere figli, nonostante le difficoltà iniziali. Nel caso di Santa Gianna Beretta o Chiara Corbella, la gravidanza metteva a rischio la salute della madre e i medici suggerivano l’aborto, ma le loro scelte sono state molto distanti da quest’ultima.
Di fronte alle difficoltà tutte queste coppie hanno sempre mostrato un totale abbandono alla Provvidenza, accettando in pieno la volontà di Dio e mettendo ogni problema nelle Sue mani. Tutto questo grazie anche alla preghiera costante, spesso nella forma della recita del Rosario.
Molte spesso, anche i figli di queste coppie finivano per essere a loro volta sante, come accaduto per San Vincenzo e Santa Valdetrude, genitori di quattro figli santi, San Landerico, San Dentellino, Santa Aldetrude e Santa Madelberta. Persino i loro nonni, genitori di Santa Valdetrude, San Valberto e Santa Bertilia, erano a loro volta santi. Come lo erano anche i genitori di Santa Teresina, i Santi Louis e Zélie.
Queste coppie sono un esempio a dir poco centrale oggi, in un momento storico in cui non passa giorno in cui gli esorcisti spiegano che il diavolo punta sempre più il matrimonio, in quanto lo odia e vuole distruggerlo. Il matrimonio è il luogo dove si esprime la santità della coppia, e per questo il diavolo cerca in tutti i modi di distruggerlo.
Lo fa seminando discordia ed esaltando le differenze, induce in tentazione gli sposti fino ad arrivare a manifestazioni eclatanti per cui è necessario l’intervento degli esorcisti stessi. “È senz’altro un attacco quello che il diavolo sferra nei confronti della famiglia: si inserisce nei punti deboli delle coppie“, si è spiegato in un incontro di esorcisti che ha avuto luogo in Sicilia, a Pergusa, in provincia di Enna.
Un “agire quotidiano fatto di tentazione e amplificazione della debolezza contro il matrimonio come dono stupendo fatto agli uomini e alla Chiesa”, ha spiegato fra’ Benigno Palilla, esorcista e coordinatore del Centro Giovanni Paolo II che ha organizzato l’incontro. “Lì interviene come una sorta di microfono che rende palesi e manifeste le debolezze e le fragilità, le urla perché tutti possano sentire e sentirsene coinvolti”.
Per questo oggi come non mai le coppie sono chiamate a guardare l’esempio dei santi sposi e soprattutto a pregarli affinché il demonio stia ben lontano dalle proprie vite. Proprio fra’ Benigno ha infatti spiegato che per scacciare il male “bisogna impegnarsi, certo, a evitare i difetti, a limitarli. Ma esiste qualcuno che non ne abbia? Non è la perfezione a rendere saldo un matrimonio e cercarla sarebbe ulteriore occasione di delusione”.
Una strada che chiama a un impegno differente da quanto accade purtroppo nei casi in cui il demonio ha la meglio fino a distruggere le coppie, ed è la strada dell’amore senza limiti del Signore, che di riflesso diventa amore del proprio compagno o compagna, e infine del prossimo.
“Serve amare come Dio: usare misericordia anche mille e mille volte, avere un tono mite, essere pronti a ricominciare sempre. Questo amore ci pare difficile da dare, ma non è diverso da quello che noi stessi chiediamo ogni giorno al Signore. Possiamo riceverlo, possiamo darlo”.
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