Certamente ci staremo domandando tutti cosa mai potrebbe imparare l’umanità da una esperienza così singolare e anomala come quella della pandemia Coronavirus.
Ad oggi, potremmo già azzardare una risposta: assolutamente niente!
Non è la prima volta, del resto, che l’uomo si misura con un disastro non solo sanitario come quello portato dal Coronavirus, contro il dilagare di una malattia. Per comprenderlo, basta rileggere la storia al contrario, pregna di pestilenze, carestie, guerre distruttive con conseguenti vittime e paesi da rimettere in piedi.
E possiamo facilmente verificare anche che, ogni volta, puntualmente, l’umanità si è ripresa, provvedendo a ripristinare una società debole, che si esponeva ad altri rischiosi crolli. Eppure, persino il Libro dell’Apocalisse, l’ultimo della Bibbia, ci ammonisce da centinaia di anni. Parla di una donna partoriente che viene attaccata da un demone: “Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. (…)
Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. (…) Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù”.
Ma questi versetti non ci scuotono affatto, ci risultano ostici come le regole di quarantena che continuiamo ad infrangere, sentendoci immortali, non curanti del fatto che potremmo essere veicolo di contagio. Non abbiamo alcun rispetto per coloro che muoiono, soli, in un letto di ospedale, tra atroci sofferenza, speriamo soltanto che non tocchi a noi!
Ci lamentiamo di dover restare a casa, ma non impariamo ad apprezzare di averne una. Pubblichiamo post per lamentarci del sistema sanitario, delle ultime disposizioni del Governo, di chi ha donato meno di altri, ergendoci a giudici giusti, ma dimenticando di avere un cervello e un cuore a riposo, che hanno disattivato il buon senso, da tempo.
La vendita delle mascherine e dei disinfettanti sale alle stelle. Qualcuno pensa bene di mettere in commercio prodotti non idonei, che aumentano il rischio per coloro che vivono la pandemia in prima linea. Il sistema di computer dell’ospedale Spallanzani viene sottoposto a tentativi di hackeraggio; all’ospedale San Camillo di Roma sono stati danneggiati persino i computer dei laboratori per il test al Covid-19.
Tutto questo sembra assurdo ma è vero, frutto di un’umanità che vuole estinguersi, che è votata al male e, peggio, nemmeno se ne rende conto. E Maria lo aveva detto, a Medjugorje, già il 25 Luglio del lontano 1988, invitandoci a pregare, ad abbandonarci a Dio: “Non abbiate paura, perché io sono con voi, anche quando pensate che non esiste via d’uscita e che satana regna. Io vi porto la pace, io sono la vostra Madre e la Regina della Pace. Vi benedico”.
Ma non ci importa, affatto, vero? Perché noi non temiamo il male, noi adoriamo il dio denaro e null’altro; vogliamo avere, anziché essere. Noi -proprio come Lucifero- vogliamo il potere che ha Dio e pensiamo, ingenuamente, di poterlo gestire. Peccato che, come dice il Vangelo: “Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!”.
Del resto, prima che a Medjugorje, a Fatima (e non solo), la Madonna ci aveva richiamati a se, aveva cercato di dire al mondo intero che era -ed è- necessaria un’inversione di rotta, una conversione totale e duratura, la consacrazione al suo immacolato Cuore, per salvare l’umanità dal malefico degrado, ma noi abbiamo fatto finta di non sentire!
A Medjugorje, il 25 Agosto del 1991, Maria disse: “Satana è forte e desidera bloccare i progetti della pace e della gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia forte nelle sue decisioni. (…) Vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare, attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l’importanza della mia venuta e la serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo affinché tutto quello che ho cominciato sia realizzato completamente”.
Non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare. La Salette, Kibeho sono solo altre delle esortazioni della Vergine Maria non ascoltate. E’ tutto scritto e documentato eppure il nostro cuore rimane duro e chiuso.
Pochi giorni fa, dopo tanti anni, Maria ha annunciato alla veggente Mirjana che il messaggio del 2 di ogni mese non ci sarà più. Lei le aveva chiesto di pregare per coloro che sono ancora lontani dall’amore di Dio.
Ora quella missione affidatale è terminata. A quel messaggio, oggi a Medjugorje, si è sostituito il silenzio. Un silenzio contornato dal deserto della quarantena. Dio non si è dimenticato di noi, siamo noi ad esserci dimenticati di Lui. Il Cuore Immacolato di Maria trionferà, di questo possiamo esserne certi. Approfittiamo dunque, di questo giorno, di questo silenzio per comprenderne bene il significato profondo. Il silenzio parla e spesso fa molto rumore.
Antonella Sanicanti
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI
“Donami la pazienza”. Questa è la preghiera della sera da recitare questo venerdì per meditare…
In molti si chiedono se Padre Pio avesse una devozione verso le anime sante del…
Due avvenimenti ritenuti miracolosi sono legati alla devozione marina della Madonna della Guardia di Gavi,…
Specialità della tradizione dedicata a santa Cecilia, le pettole sono buonissime e perfette in questa…
Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…
San Francesco d'Assisi è uno dei Santi più venerati e conosciuti da tutto il mondo…