Nel corso della stessa telefonata Putin ha anche espresso “la speranza che il governo siriano farà tutto il possibile per alleggerire le sofferenze della popolazione civile e per ristabilire la pace interconfessionale”.
Dichiarazioni che non possono non essere accostate alla possibile concessione della cittadinanza russa ai 50mila siriani che, qualche settimana, ne avevano fatto richiesta. La cittadinanza non solo rappresenterebbe per loro un salvacondotto, ma renderebbe la Russia uno Stato dichiaratamente a favore dei valori cristiani.
Ricordiamo ancora che, appena il 19 settembre, Putin aveva fatto un importante discorso a Valdai proprio sulla decadenza dei governi che abbandonano le proprie radici culturali.
Riportiamo una delle parti centrali del discorso:
“Altra grave sfida all’identità della Russia è legata ad eventi che hanno luogo nel mondo. Sono aspetti insieme di politica estera, e morali. Possiamo vedere come i Paesi euro-atlantici stanno ripudiando le loro radici, persino le radici cristiane che costituiscono la base della civiltà occidentale. Essi rinnegano i principi morali e tutte le identità tradizionali: nazionali, culturali, religiose e financo sessuali. Stanno applicando direttive che parificano le famiglie a convivenze di partners dello stesso sesso, la fede in Dio con la credenza in Satana.
La “political correctness” ha raggiunto tali eccessi, che ci sono persone che discutono seriamente di registrare partiti politici che promuovono la pedofilia. In molti Paesi europei la gente ha ritegno o ha paura di manifestare la sua religione. Le festività sono abolite o chiamate con altri nomi; la loro essenza (religiosa) viene nascosta, così come il loro fondamento morale. Sono convinto che questo apre una strada diretta verso il degrado e il regresso, che sbocca in una profondissima crisi demografica e morale.
MOSCA – In una telefonata al presidente siriano Assad, il presidente russo Vladimir Putin ha espresso preoccupazione per le notizie sulle persecuzioni mirate della minoranza cristiana e di altre minoranze religiose da parte degli estremisti. Lo riferisce il Cremlino.Putin ha espresso inoltre la ”la speranza che il governo siriano fara’ tutto il possibile per alleggerire le sofferenze della popolazione civile e per ristabilire la pace interconfessionale”.
Il presidente russo ha anche ribadito il sostegno di Mosca “a fianco delle decisioni prese dal popolo siriano”. (ANSAmed).
Putin a sostegno di Assad: “Fermiamo le persecuzioni degli estremisti ai cristiani”
SIRIA – Cordiale telefonata tra il premier russo Vladimir Putin e il presidente siriano Assad al quale ha espresso preoccupazione per le notizie sulle persecuzione perpetuate sulla minoranza cristiana da parte dei ribelli estremisti.
Vladimir Putin si è anche congratulato con Assad dicendosi soddisfatto per la cooperazione tra le autorità siriane e la missione dell’organizzazione per il divieto delle armi chimiche e ha valutato positivamente la disponibilità di Assad di inviare una delegazione alla conferenza di pace Ginevra-2.
Da mettere in evidenza che, noi, in Italia ed Europa, non accogliamo i siriani cristiani, ovvero i ‘perseguitati’, ma gli islamici persecutori. Sarebbero loro i ‘profughi’ che vediamo sbarcare con iPhone e velo nero.
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