Una comparazione tra il quadro della Divina Misericordia dipinto sulle indicazioni di suor Faustina e la Sacra Sindone ha mostrato che i due volti, quello di Gesù e dell’uomo della Sindone, corrispondono perfettamente.
Da decenni ormai gli studiosi si confrontano sull’identità dell’uomo il cui volto è rimasto impresso sulla Sacra Sindone. Se sul dibattito il Vaticano si affida al dogma e lascia agli esperti il compito di analizzarla da un punto di vista scientifico, la comunità di ricerca è divisa tra chi sostiene che sia possibile che quello fosse il sudario di Gesù Cristo e chi invece ritiene che si tratti di una riproduzione di epoca medievale. Recentemente il dibattito a riguardo si è arricchito di un nuovo capitolo grazie ai risultati di due studi diversi.
Nel primo venivano analizzati gli schizzi di sangue utilizzando un metodo comune sulle scene del crimine per ottenere la dinamica di un omicidio, i risultati dimostravano, secondo i ricercatori, che c’erano delle incongruenze tra gli schizzi sulla sindone e le ferite che Cristo ha subito prima e durante la crocifissione (in base a quanto riportato sulle Sacre Scritture) il che li portava a concludere che la Sacra Sindone altro non era che una riproduzione medievale. Il secondo studio era basato invece sull’analisi della composizione chimica delle macchie (in molti infatti hanno sostenuto che quelle fossero schizzi di vernice) ed i risultati hanno portato all’evidenza che quelle sul sudario sono tracce ematiche invecchiate, compatibili dunque con quelle di un uomo che ha subito torture.
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La corrispondenza tra la Sacra Sindone ed il quadro della Divina Misericordia, ulteriori prova che si tratta di una reliquia?
Un ulteriore indizio sulla veridicità della sindone arriva dalla Lituania, più precisamente dalla capitale Vilnius. Nella città dell’est, infatti, si trova il dipinto di Cristo realizzato in base alla descrizione che suor Faustina fece del suo volto, conosciuto come ‘Quadro della Divina Misericordia’. Secondo lo scrittore David Murgia, autore del libro di approfondimento su suor Faustina e sugli eventi che hanno portato alla realizzazione del quadro dal titolo ‘Suor Faustina ed il volto di Gesù Misericordioso‘, il volto sul dipinto e quello dell’uomo della Sindone corrispondono perfettamente, se quello del dipinto viene ridotto di un 30% (come se si trattasse di una corrispondenza tra negativo e positivo).
A suggerire allo scrittore di analizzare la corrispondenza tra i due volti è stato l’arcivescovo di Vilnius Gintaras Linas Grušas. Convinto dall’autorevole fonte ad approfondire l’argomento, Murgia ha effettuato delle analisi comparative dalle quali ha scoperto che quanto sosteneva il vescovo era reale: “Questo Volto, con una riduzione di circa il trenta per cento, è perfettamente sovrapponibile al Volto della Sindone. Abbiamo fatto alcuni esperimenti che confermano questo fatto”.
L’autore dello scritto effettua delle ricerche sull’autore del quadro e scopre che è stato ultimato da Eugenio Kazimirowski nel 1934. Murgia ipotizza che a quelle latitudini in quegli anni la Sindone non fosse conosciuta ed anche se così non fosse si chiede come l’autore avesse potuto ottenere tale precisione senza le tecnologie odierne. Quindi lascia spazio all’ipotesi che la visione di suor Faustina corrispondesse all’uomo avvolto nella Sindone e sottolinea: “L’Immagine del Gesù di santa Faustina con la Sacra Sindone, con tutte le cautele del caso, sembrerebbero coincidere perfettamente”, pura coincidenza o ulteriore indizio? La risposta risiede nella fede del singolo, voi cosa ne pensate?
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Luca Scapatello