Qual è il maggior rischio che si corre in vacanza?

È bene porre l’attenzione su un pericolo che ha a che fare con qualcosa a cui non possiamo proprio rinunciare perché, in effetti, “non va mai in vacanza”.

Ed è buona cosa che, a partire dai più piccoli, se ne comprenda l’importanza, in ogni momento dell’anno.

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In vacanza quale rischio corriamo?

Il momento del relax, dello stare rilassati, del non voler pensare a nulla e a nessuno e trovare anche quella tranquillità tanto cercata per tutto l’anno. sembra qualcosa di impossibile, eppure almeno per qualche giorno, in estate, ci si riesce.

Come, ci domandiamo? Semplicemente staccando un po’ la spina e non facendo freneticamente tutto ciò che si fa durante l’anno. ma c’è un rischio, in quanto cristiani, che dobbiamo evitare di correre. Partiamo dal presupposto che Gesù non va in vacanza, non si è preso una settimana di ferie e non ha più guidato i suoi Apostoli perché doveva riposarsi.

Anzi: lui si riposava certo ma non dimenticava mai la preghiera ed il suo dialogo con il Padre. Ecco: anche noi dobbiamo seguire il suo esempio. Non dimenticare il nostro dialogo con Gesù, la nostra necessità di pregare e di stare, anche solo per un momento con Lui.

Ovunque si vada, in ogni località di vacanza, anche quella più sperduta del nostro Paese, di sicuro c’è una chiesa e, dove c’è la chiesa, c’è Gesù presente nel Santissimo Sacramento. È bene non perdere l’abitudine del partecipare alla Santa Messa domenicale. In particolare, nei luoghi di vacanza, proprio per agevolare la partecipazione di tante persone (specie i turisti), la Santa Messa viene celebrata anche alla sera, magari all’aperto.

Partecipare alla Messa anche in vacanza: Gesù ci aspetta

Gesù ci viene incontro anche in vacanza, sa che dentro di noi c’è quel desiderio di riscoprirlo anche in un momento di relax, anche se dall’altro lato, non vogliamo “farlo vedere”. È bene che, non siano solo gli adulti, ma anche i bambini a non perdere questa abitudine. Ce lo ha detto anche Papa Francesco: se i giovani e i bambini sono abituati ad andare a Messa, a stare con Gesù, è bene che lo facciano anche d’estate e quando sono al mare, magari accompagnati dai loro genitori.

Il tempo per Dio c’è sempre. E ci esorta allo stesso modo anche San Giovanni Paolo II il quale, in una sua lettera Apostolica, descrive che “è di capitale importanza che ciascun fedele si convinca di non poter vivere la sua fede […] senza prendere regolarmente parte all’assemblea eucaristica domenicale”. Lo stare con Gesù “non ha paragone a qualsiasi altra esperienza religiosa” – scrive ancora il Santo Papa.

Gesù non ci impone nulla, ma ci invita alla sua Mensa anche in estate. Come possiamo dirgli di no? Come possiamo non partecipare con entusiasmo e sentire dentro di noi, anche in un momento di relax, quel desiderio che ci viene da dentro, della sua presenza?

Approfittiamo, quindi, di questa estate per scoprire, ancora di più e dentro di noi, la necessità di una presenza di Cristo più viva e vera in noi.

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