Ciò che è bene sapere per fare chiarezza e non cadere nella superstizione. Ci siamo mai chiesti quale sia l’effetto di una benedizione per la nostra casa o per un oggetto che teniamo sempre con noi?
Far benedire un oggetto potrebbe non significare nulla se manca ciò che è essenziale. Per questo, cerchiamo di capire bene questo passaggio.
Molto spesso ci capita di avere fra le mani un Rosario, un quadretto di Gesù o della Madonna e ci domandiamo se questi siano benedetti o meno. Ma c’è differenza fra un oggetto, sacro in questo caso, benedetto o meno? E quanto e da chi questi può essere benedetto?
Cerchiamo di chiarire un po’ le idee. Partiamo dal presupposto che la benedizione è tale, sia per noi stessi, sia per il luogo dove abitiamo che per un oggetto, solo se in noi c’è una fede ben radicata. La benedizione è un’invocazione della grazia di Dio su qualcuno o qualcosa e, per estensione, è un’invocazione di bene per qualcuno o qualcosa.
Nell’Antico Testamento come nel Nuovo, la benedizione di Dio è spesso considerata sotto l’aspetto dell’agire di Dio sul piano della vita terrena. È Dio che benedice. Anche quando la benedizione è pronunciata da uomini, bisogna tener presente che si tratta pur sempre di benedizione divina. Dio si serve di uomini per elargire la sua benedizione.
Quindi se in noi non c’è vera fede, la benedizione può diventare una mera superstizione. Cosa che allontana Dio e permette al demonio di agire. “La benedizione cristiana è prima di tutto una preghiera di lode e fiducia in Dio che ha creato tutte le realtà di questo mondo perché gli uomini “se ne servano per cercare Dio, amarlo e servirlo fedelmente” – spiega un teologo.
La benedizione di Dio che discende sia sugli uomini che sulle cose, siano esse sacre o no: “Non cambia la realtà materiale delle cose, ma tende a cambiare il nostro rapporto con esse, in quanto memoriale di un evento di fede il cui ricordo dovrebbe portare ad accogliere sempre più la parola di Dio e a metterla in pratica” – continua.
Quando pensiamo all’atto del benedire, subito ci viene in mente il sacerdote o un Ministro di Dio deputato a questo compito che, con l’acqua benedetta, asperge e prega affinchè la grazia di Nostro Signore scenda su quell’oggetto e su coloro che lo custodiranno. “L’uso dell’acqua benedetta, pur non essenziale, mira a far memoria del Battesimo: “Ravviva in noi, o Padre, nel segno di quest’acqua benedetta, il ricordo del Battesimo e l’adesione a Cristo Signore, crocifisso e risorto per la nostra salvezza” – conclude il teologo.
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Esistono varie tipologie di benedizioni utilizzate per diversi momenti della vita o in relazione a diversi tipi di oggetti o beni, sacri o per uso profano. Si distinguono, oltre alla Benedizione Eucaristica, quella Urbi et Orbi e quelle solenni, anche: benedizione delle persone, delle dimore e attività dell’uomo, degli arredi e suppellettili, benedizioni riguardanti la devozione popolare e altre circostanze.
La grazia di Dio discende anche sugli oggetti che facciamo benedire, ma rimane tale solo se noi vogliamo, solo se la nostra fede resta forte e salda.
Fonte: famigliacristiana
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